Salmo 65 - Perché lodare Dio oggi?

Predicatore: Leonardo De Chirico

Forse ti sarai fatto la domanda: perché devo lodare il Signore? Per quale ragione devo tutti i giorni riconoscere con gratitudine la sua presenza, celebrare la sua persona, esaltare la sua opera? Quando vedo un motivo contingente, una risposta ad una preghiera, un esaudimento di un desiderio … allora sì, lodo Dio! Grazie Signore per questo e per quello. Grazie per la guarigione, grazie per la promozione, ti lodo per questo dono, ti celebro per questo successo.

Ma quando non succede niente e tutto sembra andare avanti in modo anonimo, perché lodare Dio? Perché lodare Dio quando tutto è confuso, difficile, in salita? Quando tutto va storto, quando non sembrano esserci orizzonti aperti davanti a noi, quando siamo stanchi ed abbattuti?

I salmi ci dicono perché lodare Dio quando ci sono motivi specifici e concreti e perché lodare Dio sempre, anche quando non sembrano esserci ragioni contingenti. Nei salmi, infatti, troviamo lodi a Dio sia collegate a circostanze particolari, sia motivate da ragioni generali. In alcuni salmi la lode a Dio è messa in relazione a liberazioni ricevute, protezioni di cui si è beneficiato, doni, benedizioni specifiche. “Ti lodo perché ci hai dato vittoria sui nemici”, “Ti lodo perché ci hai salvato in quella situazione”, ecc. Questo lo possiamo capire: anche la nostra lode è spesso legata a fatti, circostanze, situazioni dettagliate e personali. 

Altri salmi danno parole alla lode a Dio anche quando non ci sono apparenti motivi individuali. Dio deve essere lodato. Punto. Dio deve essere celebrato. Sempre. Questo salmo è uno di quelli che non contengono elementi biografici o fatti specifici. Eppure è un salmo di lode che ci aiuta a lodare Dio, sia quando abbiamo motivi collegati alla nostra esperienza individuale, sia quando questi elementi sono più rarefatti. In ogni caso, Dio deve essere lodato e può essere lodato. Anche oggi. Anche da te. Anche da noi qui e ora.

Il salmo ci dà tre motivi per cui lodare Dio sempre, sia che ce la sentiamo, sia che non ce la sentiamo. 

1. Per la Persona che è

A te spetta la lode (v.1), così inizia il salmo. Dio ha diritto. In quanto Dio, ricevere la lode fa parte delle sue prerogative originarie, eterne e indiscutibili. La lode si addice alla persona di Dio in quanto creatore e signore dei cieli e della terra. A noi non spetta la lode di diritto: se facciamo cose stupide, sbagliate, sciocche, non dobbiamo essere lodati, ma ripresi e corretti. A Dio, invece, la lode è adeguata sempre e comunque in quanto Lui è Dio, pienamente meritevole di lode, continuamente degno di adorazione. 

Lui dimora in Sion (v.1). Lui abita nella città regale, cioè Lui è il Re, Lui regna. Lui è il padrone della vita, degli esseri celesti, terrestri, delle galassie, dei popoli, degli animali, signore della vita tua e mia. Lui è re: ci sono tanti usurpatori, tanti presunti re e signori che tiranneggiano le vite. Dio è un re giusto, santo, amorevole, compassionevole. Il trono non è vuoto, ma Dio è pienamente e comodamente assiso su di esso. Dio regna. 

Dio è anche un Dio dell’alleanza. Egli mantiene le promesse (v.1) e risponde alle preghiere. Il fatto che regni non significa che sia una divinità inaccessibile e lunatica. Lui si è preso un impegno con sé stesso e con il suo popolo. Ha scritto i suoi impegni nella Bibbia, li ha pubblicati nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Mantiene gli accordi, ascolta la preghiera, interviene in soccorso dei suoi. Lui deve essere lodato perché è un Dio affidabile, generoso, che si prende cura di noi.

Dio non è una macchinetta a nostra disposizione, ma il Dio tre volte santo che merita di essere lodato. La lode non va bene solo quando lui è Dio nel modo in cui noi vorremmo che fosse. Lui è Dio sempre. Siccome Dio è Dio, la Persona benedetta che è, la lode gli spetta. Non gloriarti in te stesso, glorifica Dio: questa è la medicina che previene l’orgoglio e l’arroganza. Non gloriarti negli altri, ma loda Dio: questo è il cibo sano della vita che darà salute. 

2. Per la salvezza che dona

Dio deve essere lodato anche per la salvezza che dona. Davanti a Dio non siamo in posizione neutra o indifferente. C’è il peccato che ci separa da Lui (v. 3). Per natura, siamo fuori dalla città di Dio. Siamo ribelli e disubbidienti. Il peccato causa oppressione e un senso di pesantezza. Da soli non possiamo toglierlo. Ma grazie a Dio, Lui ha preso l’iniziativa per scegliere e accogliere alcuni, farli entrare alla sua presenza, farli abitare nella sua casa, farli lodare nel tempio (v. 4).

La città dove Dio abita ha un tempio da cui i peccatori sono esclusi, ma per grazia sua alcuni sono accolti di nuovo, riconosciuti, amati, curati. Questa è la salvezza (v. 5). Per questo dono ricevuto, Dio è degno di essere lodato.

Per ricevere la salvezza è stato necessario che Dio Padre inviasse Dio Figlio nella Persona di Gesù Cristo per aprire le porte della città e del tempio e per rendere possibile l’ingresso dei peccatori. Qualunque cosa tu abbia ricevuto da Dio o ti aspetti da Dio, non c’è dono più grande della salvezza. Per questo dono Dio deve essere lodato. 

Puoi essere in attesa di risposte, le tue aspettative possono essere state sino ad ora deluse, puoi essere alla ricerca della volontà di Dio, ma se hai ricevuto la salvezza, se sei tra quelli che Dio ha scelto e accolto, allora oggi è il giorno della lode!

Possono essere giorni belli o brutti, cupi o solari, gioiosi o dolorosi, ma Dio è Dio e Dio è il Dio della salvezza. E’ degno di essere lodato!

3. Per il governo che esercita

L’ultima parte del salmo ci dà una terza ragione per cui lodare Dio sempre. Siamo invitati ad un giro del mondo mozzafiato. Siamo invitati a una lezione di geografia come mai l’abbiamo sentita.

Dio ha stabilito i monti (v. 6). Dio governa i mari (v. 7). Dio sovrintende i movimenti dei popoli (v. 8). La geografia fisica, la geografia umana: Dio controlla tutto! Da oriente a occidente, non c’è un posto che non sia sotto la sua giurisdizione. Dio percorre la terra (v. 9) ed è coinvolto anche nella sua manutenzione e nell’alternarsi delle stagioni dei raccolti. Dio provvede il cibo per tutti. Nella provvidenza di Dio c’è abbondanza d’acqua e di cibo per tutti. La terra è in grado di produrre cibo per tutti. Dio è qui rappresentato come un eccellente contadino che prepara il terreno, lo cura, lo coltiva e raccoglie un frutto abbondante (vv. 9-13). 

Dove Dio regna è tutto un pullulare di vitalità, di produttività, di generosità. Dove Dio regna c’è vita, energia, movimento, futuro. Dio si prende cura dei minimi dettagli e delle macro strutture del mondo. Dio regna, il mondo è quindi stabile e non potrà essere smosso.

Se uno pensa di vivere senza Dio, si illude di poterlo fare. Dio è coinvolto in tutto e la sua presenza non è evitabile: dalla luce del sole, all’acqua del mare, alla vita dei campi, ai travagli dei popoli. Dio c’è e governa secondo i suoi giusti propositi. Per questo deve essere lodato. Anche oggi e per sempre.

Ora, se Dio si prende cura di tutto, non si prenderà anche cura di noi (Matteo 6,30)? Se non ha risparmiato il suo proprio Figlio non ci darà tutte le cose con Lui (Romani 8,32)?

Dio è Dio: non ce n’è un altro!

Dio è il salvatore: non c’è n’è un altro!

Dio è il sostenitore di tutto: non ce n’è un altro!

A Lui sia la gloria nei secoli dei secoli, da oriente a occidente, da nord a sud, dalla nostra vita, dalla nostra chiesa, dalla nostra città, dal mondo intero!

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