Salmo 66 - Riprendersi dopo la prova
Predicatore: Reid Karr
Hai mai sentito parlare del trionfo nell'antica Roma? Nell'antica Roma il trionfo era la più alta ricompensa, un onore solenne tributato ad un supremo condottiero dell'esercito romano che avesse riportato una grande vittoria sul nemico. Noi siamo nel cuore di Roma, a due passi, infatti, da dove fecero e celebrarono questi trionfi. La processione partiva dalla Porta Trionfale, attraversava la città, saliva sul Campidoglio, e si concludeva con un sacrificio davanti al tempio di Giove. Come sappiamo tutti molto bene, l'esercito Romano vinse tantissime battaglie e conquistò centinaia di migliaia di suoi nemici. L'impero romano era molto vasto.
Ma un trionfo non fu celebrato per qualsiasi vittoria. No di certo. Le condizioni per ottenere un trionfo erano molto rigorose, e ce ne erano tantissime. Ad esempio, per ottenere un trionfo dovevano essere stati uccisi in una sola battaglia non meno di 5000 nemici, e il successo doveva essere stato completo e decisivo. Il generale doveva essere un magistrato superiore, oppure un propretore o un proconsole.
Durante una cerimonia il corteo del Trionfo era aperto dai senatori e dai magistrati in toga accompagnati dagli squilli di trombe. Seguivano le vittime da sacrificare. Il rito richiedeva tori bianchi, o almeno una macchia bianca sulla fronte. Sfilava poi il bottino, accumulato su carri e corredato da cartelli che indicavano l'entità e la provenienza degli oggetti. Erano esibite anche le corone trionfali, cioè le corone preziose offerte al condottiero dalle città dell'impero.
Poi grandi pannelli illustrati rappresentavano le fasi salienti della campagna: le battaglie, gli assedi, gli atti di eroismo, la cattura dei condottieri e dei re nemici. Insieme con il bottino sfilavano, a piedi o su carri, i prigionieri di alto rango, preceduti dal capo dei nemici. Normalmente essi erano affidati al boia subito dopo la conclusione del trionfo, o venivano gettati in carcere, in attesa di una morte non meno terribile.
Comunque, un trionfo era un evento di grande importanza, e veniva molto celebrato. Tutti gli abitanti di Roma andavano a vedere e ammirare le conquiste del condottiero e le opere meravigliose compiute da lui. Tutti celebravano la sicurezza continua assicurata dal condottiero e la libertà e la redenzione dai loro nemici che adesso potevano godere. Sicuramente il trionfo era un evento molto spettacolare.
Ma perché stiamo parlando del trionfo dell'antica Roma? Ne parliamo perché nel salmo 66 vediamo un appello molto simile, cioè un invito per venire ad ammirare le opere meravigliose di Dio, e per celebrare e proclamare la redenzione che offre al suo popolo. Ma diversamente dal trionfo, il salmista qua non chiama una città o neanche una nazione a venire ad ammirare Dio, ma chiede a tutta la creazione ed a tutti gli abitanti della terra per venire ad ammirare le opere di Dio, egli che "è tremendo nelle sue azioni verso i figli degli uomini."
Ma cosa fece questo Dio per meritare tale celebrazione? Tutta la creazione e tutti gli abitanti della terra? Quali opere possono meritare tale festeggiamento e tale stupore? Sembra un po' esagerato no? Ma come vedremo prossimamente, non è per niente esagerato. Il Dio di cui parla il salmista, cioè il Dio della Bibbia, è veramente grandioso. Dio fece, e fa ancora, delle opere veramente tremende, come racconta il salmista qua. Infatti Dio è così grande e potente che a causa della sua grandezza e la sua potenza, tutta la terra si prostrerà davanti a lui e canterà al suo nome. Il Dio di cui leggiamo qui è veramente stupendo. Quindi stasera siamo tutti invitati a venire ad ammirare le opere di Dio, e proclamare e raccontare la redenzione straordinaria di Dio. Vedremo che non si può paragonare il trionfo Romano con il trionfo del Dio della Bibbia. Non c'è paragone. Venite, allora, ad ammirare le opere di Dio e raccontare la sua redenzione.
Quando rifletti sulla tua vita, quali sono le cose o le persone che ammiri? Pensando a Roma e la gente che abita qua, cosa ammirano gli abitanti di questa città? Roma è una città molto famosa in tutto il mondo. Da tutte le nazioni vengono le persone per ammirare Roma e la sua storia ed i suoi resti antichi. Ci sono il colosseo, il pantheon, il Vaticano, tutte le basiliche, ed i tanti musei...tanto per cominciare. Milioni di persone vengono ad ammirare le opere dei Romani antichi. E sono ammirevoli. Non c'è dubbio su questo.
Ma cosa ammiri tu? Un bel pezzo di arte forse, o forse un bel dipinto del tuo artista preferito? Forse ammiri un buon film, oppure un piatto di pasta veramente ben fatto, oppure una vera pizza napoletana....fatta per forza con gli ananas. Forse c'è un leader mondiale che ammiri, oppure un autore o una figura religiosa. Rifletti un attimo sulle cose che ammiri. Cosa viene in mente?
Mi domando quante persone, quando pensano alle cose o alle persone che ammirano, pensano alle opere di Dio. Pensi tu alle opere di Dio? Ma questo è esattamente quello che il salmista ci invita a fare in questo salmo. "Venite e ammirate le opere di Dio." E chi deve venire? Chi è invitato a venire ad ammirare le opere di Dio? Tutta la terra. Tutti gli abitanti della terra. Siamo tutti invitati a cantare la gloria del suo nome e onorare Dio con la nostra lode. È questo non è l'unico salmo che ci invita ad ammirare il Signore. Ascolta le parole del primo versetto di salmo 47; "Battete le mani, o popoli tutti; acclamate Dio con grida di gioia! Poiché il Signore, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra." Salmo 98,4; "Acclamate il Signore, abitanti di tutta la terra, date in canti di gioia e di lode..." E potremmo continuare.
Dio è grande. Dio è glorioso. Dio è potente. I suoi occhi vedono. Le sue orecchie sentono. La sua bocca parla. Dio risponde al suo popolo. Dio perdona. Dio salva e Dio libera. Dio vive. Venite, allora, e ammirate Dio e le sue opere. Fate acclamazioni a Dio, voi tutti abitanti della terra.
Sai una cosa. Tutti i condottieri e tutti i magistrati superiori per cui i trionfi furono celebrati, adesso sono morti. Non ci sono più. E tutte le persone che andarono ad ammirare le opere grandiose dei loro condottieri, per tutti quegli anni in cui i trionfi venivano celebrati, sono adesso morti. Non ci sono più. Nemmeno uno. Dove sono adesso? Che cosa è rimasto di loro? Se la loro fede era nel loro condottiero soltanto, allora non è rimasto niente. La loro fede è morta con il loro eroe.
Ma mettiamo i condottieri antichi a confronto con il Dio della Bibbia. Guarda al versetto sette. "Egli (cioè Dio), con la sua potenza domina in eterno; i suoi occhi osservano (presente) le nazioni; i ribelli non possono (mai) insorgere contro di lui!" Allora? Come dobbiamo rispondere? "Benedite il nostro Dio, o popoli, e fate risonare a piena voce la sua lode!" E se questo non fosse abbastanza, "Egli ha conservato in vita l'anima nostra, e non ha permesso che il nostro piede vacillasse." Venite, allora, e ammirate le opere di Dio, perché egli è tremendo, potente, e glorioso. Dio è il nostro condottiero, ma non verrà mai meno e durerà in eterno. Stai iniziando a capire perché dobbiamo ammirare le opere di Dio?
Poi c'è un elemento di questo salmo che non possiamo ignorare oppure saltare. Quale è questo elemento? Allora nella prima parte di questo salmo il salmista si rivolge a tutti gli abitanti della terra e li invita a fare acclamazioni a Dio e a cantare a lui e ammirare le sue opere. Poi nella seconda parte il salmista si rivolge al popolo di Dio, cioè a quelli che si fidano di lui come il loro Signore. E qua vediamo una cosa veramente incredibile. Cioè dal versetto dieci al versetto dodici vediamo che il popolo di Dio è un popolo provato. Molto provato. È un popolo che affronta tantissime prove e tantissime difficoltà. Queste prove sono pesi gravissimi per loro. Allo stesso tempo, però, è sempre questo popolo che ammira le opere di Dio e che canta a lui e che fa acclamazioni a lui.
La cosa incredibile che scopriamo qua, è che il popolo di Dio che vediamo in questi versetti, ammira le opere di Dio e canta a lui...non a prescindere dalle loro prove, e non nonostante le loro difficoltà ed i loro pesi gravi.....ma ammira le opere di Dio grazie alle loro prove ed grazie alle loro difficoltà! In altre parole, per poter ammirare le opere di Dio e fare acclamazioni a lui, il popolo di Dio deve essere un popolo provato e deve affrontare le difficoltà e deve portare dei pesi gravi. Per mezzo delle prove il popolo di Dio riesce a lodare il suo Dio.
Guarda al versetto otto. Qui il salmista chiama il popolo a benedire il suo Dio. Chiama il popolo a far risonare a piena voce la sua lode. Poi nel versetto nove vediamo che Dio ha conservato in vita l'anima del suo popolo. Ma perché il popolo deve benedire il suo Dio, e perché la sua anima viene conservata? Vediamo la risposta nei versetti successivi. "Poiché tu ci hai messi alla prova, o Dio, ci hai passati al crogiuolo come l'argento. Ci hai fatti cadere nella rete, hai posto un grave peso ai nostri fianchi." Veramente incredibile. Grazie alle prove il popolo di Dio riesce a benedire il Signore.
Come affronti tu le prove e le difficoltà? Forse questo è un periodo molto difficile e di prova per te. Forse in questo momento sei molto appesantito/a dalle prove, e sono per te un peso molto grave. Come le stai affrontando? Come le vedi? E se ti fidi di Dio, hai capito che le prove sono necessarie per poter benedire Dio e ammirare le sue opere? Hai capito che per mezzo delle prove Dio conserva in vita l'anima tua, e non permette che il tuo piede vacilli? Le prove sono difficilissime. Sono pesi gravissimi. Ma sono necessarie, e tramite esse riesci veramente a cantare la gloria di Dio, benedire il suo nome, ed ammirare le sue opere.
Se in questo momento stai attraversando un periodo di prova, e ti appesantisce tanto, ti invito a fidarti di Dio e di gettare su di lui ogni tua preoccupazione, perché egli ha cura di te, e tramite le prove Dio conserverà in vita l'anima tua. Così non sarai come quelli che andavano ai trionfi e che si fidavano dei loro condottieri, che però non ci sono più. Con il Dio della Bibbia, invece, hai un condottiero potente, e la sua potenza dura in eterno.
Fidandoti del Dio della Bibbia, quando affronti le prove e le difficoltà, hai un Dio che ti ascolta e hai un Dio che non respinge le tue suppliche, o le tue gride, o le tue preghiere. Fidandoti del Dio della Bibbia, per mezzo delle difficoltà diventi più maturo e più provato. Passando attraverso il fuoco e passando al crogiuolo come l'argento, vieni molto più raffinato, più capace di ammirare le opere di Dio e benedire il suo nome e cantare e fare acclamazioni a lui. Non a prescindere da, o nonostante di....ma per mezzo delle prove e grazie alle prove, Dio fa delle cose grandi nella tua vita.
Come affronti tu, allora, le prove e le difficoltà nella tua vita? Prego che tu possa vederle come le opere di Dio nella tua vita; strumenti che Dio usa per renderti più forte, più raffinato, e più capace di proclamare la sua gloria, la sua grazia e la sua bontà ad altri. E che a Dio possa essere ogni gloria. Le prove sono difficili. Ma grazie a Dio ti riprenderai, e grazie ad esse sarai ancora più forte, come l'oro e l'argento. Vieni, allora, per ammirare le opere di Dio, anche per mezzo delle prove. Sono opere veramente stupende.
Ma in questo salmo c'è un'opera in particolare che viene ammirata. Quest'opera è importante per almeno due motivi. Il primo è che dimostra in modo chiaro e tangibile la grandezza e la potenza di Dio. Il secondo è che rivela che tipo di dio è il Dio della Bibbia. Cioè quest'opera ci fa capire che il Dio della Bibbia è un Dio che libera e riscatta il suo popolo. Nel versetto sei del salmo 66 vediamo quest'opera che viene acclamata. "Egli (cioè Dio) cambiò il mare in terra asciutta; il popolo passò il fiume a piede; perció esultiamo in lui."
Anche se il passaggio sul mar Rosso, quando Dio liberò il suo popolo dalla schiavitù in Egitto in modo straordinario, è probabilmente la storia di liberazione che viene in mente leggendo questo versetto, in realtà il salmista non specifica questo racconto. Infatti nel libro di Giosuè leggiamo del passaggio del Giordano, un altro racconto straordinario ancora della potenza di Dio, e delle sue opere meravigliose. È infatti a questo racconto che il salmista fa riferimento nel salmo 114, versetto 3, quando dice, "Il mare lo vide e fuggì, il Giordano si volse indietro." Ma che il salmista fa riferimento a questo racconto o l'altro, non cambia il punto che viene evidenziato qua. Il Dio della Bibbia compie delle opere straordinarie. Il Dio della Bibbia libera e riscatta il suo popolo, con atti di grande potenza. E quindi come fa il salmista qua, il suo popolo deve raccontare e proclamare la redenzione del suo Dio.
Tutte le opere di Dio sono tremende. Ma fra tutte le sue opere, non c'è un'opera più grande o più importante della sua opera di redenzione. È per questo motivo che il popolo di Dio è spronato ad ammirare le opere di Dio e cantare al suo nome. Se non fosse un popolo riscattato e redento, di cosa canterebbe? Perché verrebbe ad ammirare le opere di Dio se il loro Dio non fosse capace di riscattarli e salvarli? Ed è ancora così oggi. Questa chiesa esiste perché Dio è un dio che libera e riscatta il suo popolo, e questa chiesa vuole raccontare questa redenzione a questa città, a questa nazione, ed a questo mondo.
La chiesa di oggi è infatti ancora più benedetta rispetto al salmista che scrisse questo salmo. Il salmista qua invita tutti gli abitanti della terra per venire ad ammirare le opere del Dio di Israele. Vuole che tutti cantino a lui e che tutti temano il suo nome. Per la grandezza della sua potenza il salmista dichiara che tutta la terra si prostrerà davanti a Dio e canterà a lui. Dice tutto questo, a prescindere dal fatto che ancora non aveva visto l'opera più grande di Dio di tutte le sue opere. Cioè il salmista non aveva visto l'opera di redenzione di Dio per mezzo del suo figlio, Gesù Cristo. C'era la promessa di questo riscatto, ma non era ancora realizzata. Adesso, però, è realizzata, quindi il popolo di Dio, cioè la chiesa, ha ancora più motivi...anzi ha il motivo più grande e glorioso...per ammirare le opere di Dio. La chiesa ha il privilegio di raccontare e proclamare l'opera più grande mai compiuta da Dio, in tutta la storia.
Ma perché questa è l'opera più bella di tutti? Perché per mezzo dell'opera di Gesù Cristo sulla croce, dove è morto per noi, tutti gli abitanti della terra possono avere la vita e possono essere salvati e possono essere riscattati dalla condanna dei loro peccati. Ma questa vita eterna e questo riscatto dai peccati richiede la fede in Cristo. È la fede in Cristo soltanto, per mezzo della grazie di Dio soltanto, che siamo salvati e redenti. Tutto per la gloria di Dio soltanto.
E tu? Hai già sperimentato la redenzione di Dio per mezzo dell'opera di Gesù Cristo sulla croce? Conosci la salvezza e la libertà che puoi avere in Cristo soltanto? O forse a te piacerebbe conoscere Dio, ma hai troppi dubbi su tutto questo. Forse non credi che ci sia un Dio così grande e potente. Forse il peccato di questo mondo oscura la bontà e la grazia di Dio per te. O forse non credi che tu sia una persona abbastanza degna da essere riscattata e salvata dai tuoi peccati. Non meriti il perdono e la vita eterna. Allora se credi così, hai ragione. Non meriti niente nei confronti di Dio. Meglio così, però, perché Dio è un dio di grazia e di misericordia, e per mezzo della fede in Gesù Cristo - lui che obbedì perfettamente al suo padre e visse una vita priva di peccato - tu puoi ereditare la redenzione, ottenuta per te da Cristo soltanto, e nessun altro.
Se vuoi sapere di più, ti incoraggio a leggere la Bibbia, la quale è la parola di Dio stesso. La cosa unica di questo libro è che, diversamente da tutti gli altri libri, questo è un libro vivente, scritto da un Dio vivente, che vive ancora. È potente, quindi ti parlerà per forza. Se non conosci Cristo come tuo Salvatore, fidati di Dio, e ti salverà e riscatterà la tua vita. Trasformerà la tua vita in modo straordinario. Le prove e le difficoltà ci saranno. Anzi puoi contare su di esse. Ma per mezzo di esse diventerai ancora più raffinato.
O se conosci Cristo già come Salvatore, o se non lo conosci ancora, l'invito stasera è uguale. Vieni ad ammirare le opere meravigliose di Dio e racconta la redenzione che tutti gli abitanti hanno per mezzo della fede in Cristo Gesù. In ogni caso, a Dio sia ogni gloria. Amen.
-Reid Karr