All'ascolto della sapienza - La sapienza fa crescere - Proverbi 4

Predicatore: Clay Kannard

Roma è nota per i suoi bellissimi giardini, come Villa Medici vicino a Piazza di Spagna, l'ampia Villa Pamphili e la splendida Villa d'Este a Tivoli. E naturalmente ci sono i Giardini di Villa Borghese, il "Central Park" di Roma. Questi giardini sono oasi di pace in una città caotica, ma non sono apparsi da un giorno all'altro. Hanno richiesto un'attenta pianificazione, la piantumazione e la cura continua. Un giardino ben curato fiorisce, mentre l'incuria porta al degrado. I giardini sono creati per sostenere la crescita. Lo stesso vale per la vita cristiana.

 

Paolo usa la metafora del giardino in 1 Corinzi 3,6-7, dicendo: "Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere". Questo ci ricorda che la nostra crescita dipende da Dio, non solo dai nostri sforzi. È importante ricordare questo aspetto quando si tratta di crescere nella fede, per evitare di diventare moralisti e presuntuosi. Sebbene siamo salvati per la sola grazia di Dio attraverso la sola fede nell'opera di Cristo, la nostra conversione è solo l'inizio dell'esperienza della nuova vita in Cristo. In Proverbi 4, l'istruzione del Padre è come la coltivazione di un giardino, il nutrimento per assicurarsi che porti frutto. È come il latte materno per un neonato, che lo fa crescere. Come parola di Dio, ci mostra come crescono i suoi figli. In che modo Dio ci aiuta a crescere? Attraverso la sapienza: ascoltando la voce del Padre, camminando sul sentiero del Figlio e custodendo l'opera dello Spirito.

 

1.     Ascolti la voce del Padre? (1-9)
Ascoltate la voce del Padre? Il Padre nei Proverbi esorta il figlio a prestare attenzione alla sua voce sopra tutte le altre. I versetti 1-9 gettano le basi per comprendere come la saggezza del Padre spicchi in mezzo al clamore delle opinioni del mondo. Ma a differenza dei capitoli precedenti, in cui il padre parlava al figlio, questa volta parla ai suoi figli. "Figlioli, ascoltate l’istruzione di un padre, state attenti a imparare il discernimento," (1). Ancora una volta vediamo che il luogo primario dell'educazione qui è all'interno della casa, nel contesto di una famiglia amorevole. C'è un tono affettuoso e supplichevole nel versetto 4, quando il padre dice: "il tuo cuore conservi le mie parole; osserva i miei comandamenti e vivrai". Le parole del padre forniscono una visione della buona dottrina e del buon insegnamento (2). Cioè la sapienza. Dice: Prendete la sapienza! Non dimenticatela! Non allontanatevi da essa (5)! Quindi le parole del Padre sono molto più che semplici istruzioni in classe. Sono istruzioni personali e affettuose di un Padre affettuoso.

 

Nel caso in cui ci fosse qualche dubbio sulla credibilità dell'insegnamento, il padre ricorda come anche lui l'abbia ricevuto, come un bambino cresciuto grazie alle cure della madre e alle istruzioni amorevoli di suo padre (vv. 3-4). Si tratta di un insegnamento generazionale; un insegnamento consolidato nel tempo; un insegnamento di amore nutritivo che accompagna la crescita dei figli e porta alla benedizione nella vita. Perché è la conoscenza del cuore di Dio Padre, e la comprensione della Legge di Dio—della sua volontà benevola per i suoi figli. Per questo motivo, l'insegnamento del padre va custodito, amato e abbracciato proprio come dovrebbe fare una bella sposa—e come una sposa che viene custodita e amata, onorerà e sosterrà il suo sposo (vv 8-9).  

 

Ricordate la prima volta che i vostri genitori vi hanno fatto sedere per insegnarvi qualcosa di importante? Ricordate l'ultima volta che avete fatto sedere i vostri figli per insegnare loro qualcosa di importante? Forse si trattava di imparare ad andare in bicicletta, a prendere una decisione difficile, a evitare le cattive influenze o ad ascoltare il messaggio dell’evangelo di Gesù Cristo. Questi momenti sono preziosi. Perché? Perché provengono da un luogo di amore, cura e desiderio che i nostri figli crescano; crescano in conoscenza, crescano in abilità, crescano in amore per Dio e per il prossimo. Queste sono le intenzioni di questo padre per i suoi figli. Ciò che il padre desidera per i suoi figli è conoscenza, libertà, protezione, grazia, e vita. Come? Attraverso la sapienza che deriva dall'ascolto della voce del Padre.

 

Amici, Gesù è l'incarnazione della Sapienza ed è venuto dichiarando le parole del Padre. In Giovanni 12,49 Gesù dice: "Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare." Stai ascoltando? Come risponderesti a questa domanda? Qual è stata l'ultima cosa che Dio ti ha insegnato - attraverso la lettura della sua Parola e la tua vita di preghiera; attraverso le parole dei fratelli e delle sorelle in Cristo; attraverso l'opera che sta compiendo in te o nella vita di coloro che ti circondano? Cosa ti ha insegnato ultimamente? Se hai difficoltà a rispondere con chiarezza a questa domanda, forse non stai ascoltando bene. Egli ha delle buone istruzioni per noi.

 

Le parole del mondo sono come erbacce che soffocano la vita. Ma le parole del Padre non sono solo detti antichi: sono semi piantati nel terreno del nostro cuore, destinati a mettere radici e a crescere. Il nostro Padre celeste ci insegna a discernere la sua sapienza in mezzo al rumore e ci guida attraverso le sue parole amorevoli, alimentando la nostra crescita in ogni stagione della vita. Questa sapienza è più di una semplice conoscenza; è la cura che porta alla maturità, alla vita e alla fecondità. La sapienza ci fa crescere nell'ascolto. Allora, siete pronti ad ascoltare la voce del Padre?

 

2.     Cammini sul sentiero del Figlio? (10-19)
In secondo luogo, la sapienza ci fa crescere mentre camminiamo sul sentiero del Figlio. La nostra crescita non si ferma all'ascolto di ciò che ci è stato detto, la nostra crescita è esperienziale. Cresciamo quando percorriamo i sentieri della vita e facciamo esperienza di essa. Cresciamo attraverso l'esperienza. Se mangi troppe caramelle, ti viene il mal di pancia. Se guidi troppo veloce, prendi una multa. Se studi per l'esame, prendi un buon voto. Impara ad andare in bicicletta, divertiti! Stringi buone amicizie e goditi le benedizioni della comunione. Impariamo mentre camminiamo nella vita.

 

Le strade romane erano delle meraviglie ingegneristiche, note per la loro resistenza e durata. Ma anche se tutte le strade avessero portato a Roma, non tutte le strade valevano la pena di essere percorse. C’erano i sentieri sicuri e quelli pieni di pericoli. Percorrere la strada giusta poteva fare la differenza tra il raggiungere la propria destinazione e cadere preda di insidie o ladri. Questo è il senso delle istruzioni del padre al figlio sulla scelta della via di vita giusta (Prov 4,10-19). Ci sono due strade che si possono percorrere in questa vita: la via della sapienza e la via dei malvagi. La via della sapienza porta a una vita lunga (10), a un senso di scopo per la vita (11), a una vita coerente, all'integrità e alla sicurezza (12) e alla vita eterna (13). La via degli empi è malvagia (14), faticosa, inquieta, piena di inganni (16) e di violenza (17). La via della sapienza è luminosa, offre sicurezza mentre cresciamo in questo viaggio della vita (18), ma la via del malvagio è così oscura che coloro che la percorrono non sono in grado di riconoscere ciò che li ha fatti inciampare (19).

 

Amici, se non ascoltiamo la voce del Padre e seguiamo i sentieri sbagliati, possiamo crescere, ma in modo sbagliato e distruttivo. Proprio come le erbacce soffocano le piante sane, ci sono sentieri che rallentano la nostra crescita spirituale. Scegliendo le strade che la cultura ci offre—come la ricerca incessante del successo, il desiderio di beni materiali, la gratificazione istantanea e l'egoismo—possiamo sperimentare una forma di crescita, ma è distruttiva. Questi percorsi alimentano orgoglio, avidità, impazienza e confusione. Vogliono sviarci dalla vita che Dio intende per noi, producendo stanchezza e isolamento. Al contrario, la via della sapienza, come insegna il padre nei Proverbi, ci porta alla crescita nella rettitudine, nell'integrità e nella vera pace, in obbedienza alla Parola di Dio, perché è il sentiero del Figlio.

 

Gesù ha detto in Giovanni 14,6: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." In Giovanni 8,12 dice: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". Se camminiamo su un sentiero diverso da quello di Gesù, cammineremo nel buio e, invece di crescere, inciamperemo nella vita senza speranza. Se invece camminiamo sulla via del Figlio, cresceremo in sapienza e conoscenza. 1 Giovanni 2,6 dice: "Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve camminare come egli camminò.”

 

Se vogliamo sapere se stiamo crescendo nella sapienza, chiediamoci come facciamo a fare delle scelte. Non percorriamo il cammino della vita usando la sovranità di Dio come scusa per non cercare la saggezza nelle decisioni che dobbiamo prendere. Scegliamo percorsi saggi ascoltando la voce del Padre, riflettendo su ciò che abbiamo imparato dalle nostre scelte precedenti, e cercando il consiglio di coloro che hanno camminato in Cristo prima di noi. È così che cresciamo in Cristo insieme.

 

Chiediamoci se stiamo crescendo nella santità; se il nostro peccato sta diventando sempre più sgradevole nel nostro cuore? Pietro dice che Dio ci rende santi in Cristo: “Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo»” (1 Pietro 1,14-16).

 

A cosa dedichiamo le nostre mani e le nostre menti? Alle opere d'amore per Dio e per gli altri, crescendo con la compassione e la preoccupazione per il loro benessere, affinché possano conoscere Gesù? Paolo dice che Dio ci ha creati per fare opere buone in Cristo: “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi: è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo” (Ef 2,8-10). Cresciamo ascoltando, e cresciamo obbedendo: entrambe le cose sono possibili grazie alla grazia di Dio.

 

Quale sentiero state percorrendo? O meglio, con chi state camminando sul sentiero della vita? Svegliarsi sul sentiero del figlio significa camminare con il figlio, perché solo lui ci tiene per mano e ci dà la sapienza per crescere mentre sperimentiamo la nuova vita che ci ha dato. Crescere è più che ascoltare, è camminare, come leggiamo in Giacomo 1,22: "ma siate facitori della parola, e non uditori soltanto, ingannando voi stessi".

 

Famiglia Breccia, il sentiero è stato inaugurato in Cristo ed è per la fede avuta in lui che stiamo camminando su di esso. Volete crescere nella fede, amore, pace del cuore? Camminate sul sentiero del Figlio. Se vi aggrappate a Cristo per fede, egli vi porterà su questo cammino di crescita nella sapienza. Chiesa, ricordatevi che siete già sul sentiero della sapienza, continuate ad aggrapparvi a Cristo e percorrere la sua via! Se Gesù è la sapienza di Dio (e lo è!) allora sappiamo che ha conquistato la giustizia e la sapienza per noi, ed è per questo che possiamo camminare nella sua sapienza, nel suo sentiero!

 

3.     Custodisci l'opera dello Spirito? (20-27)
Infine, la sapienza ci fa crescere quando custodiamo l'opera dello Spirito. Nei versetti finali del capitolo, il padre supplica il figlio di custodire le parole della sapienza. Ciò che iniziava dagli occhi e dalle orecchie doveva essere custodito nel cuore (vv. 20-21). Perché dal cuore scaturisce la vita. L'interiorizzazione della sapienza fa crescere la pratica della sapienza nella vita. Prima c'era l'udito, poi la vista, poi il cuore si trasforma per custodire la sapienza del Padre. Con un cuore trasformato scorre la vita nel vedere, nell'ascoltare e nel fare. La crescita avviene con un cuore trasformato, la sorgente della vita da cui "sgorga" tutto ciò che ci riguarda. Gesù dice in Marco 7,21-23: "perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l’uomo” (cf. Luca 6,45).

 

Dal cuore alla bocca (24); dal cuore agli occhi (25); dal cuore alla mente; dal cuore ai piedi e alle mani (26-27). Così come il battito continuo del cuore permette agli organi del corpo di funzionare, una mente guidata dallo Spirito e dalla sapienza del Padre ci permette di vivere rettamente. Essa permette alle nostre labbra di parlare in modo puro e benefico (Prov 4,24; Ef 4,29; Col 4,6), orienta i nostri occhi - sia spirituali che fisici - verso il sentiero di Cristo (Prov 4,25; Ef 1,18) e guida i nostri piedi, cioè il nostro comportamento e stile di vita, ad allinearsi con gli insegnamenti che affermiamo di seguire (Prov 4,26; Salmi 119,9).

 

È solo dopo che il cuore è stato fatto funzionare correttamente che la nostra vista, il nostro parlare e il nostro fare funzionano correttamente, ed è solo attraverso l'opera dello Spirito Santo che riceviamo un nuovo cuore per poi essere in grado di obbedire e di crescere, producendo frutti che glorificano Dio.

 

Volete sapere se state crescendo nella sapienza? Paolo dice in 2 Corinzi 13,5: "Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi?” È attraverso la potenza e l’opera dello Spirito che la sapienza di Dio produce questo frutto e ci fa crescere nella conoscenza, nell'amore, nel servizio a Cristo e al prossimo.

 

Chiedetevi se la vostra vita è segnata dal frutto dello Spirito: “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge" (Gal 5,22-23). Un segno di crescita è una parola pura, occhi che odiano guardare le cose che non piacciono a Dio, e una mente che desidera rivolgersi a Cristo quando i suoi pensieri deviano verso sentieri oscuri. Fratelli e sorelle, dobbiamo stare all'erta! Dobbiamo custodire il tesoro dell’evangelo e della Sapienza di Dio nel nostro cuore, perché la nostra natura peccaminosa ci tenta ancora ad ascoltare altre voci ed a camminare su sentieri oscuri. Custodiamo soprattutto Cristo, e cresceremo in sapienza e fioriremo camminando sulla via di Cristo, con il Figlio. Gesù disse, "Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Giovanni 7,38).

 

In conclusione, amici, solo un cuore trasformato dalla grazia di Dio e dall'opera di Cristo può produrre questo frutto. Gesù ha ascoltato perfettamente la voce del Padre, non si è mai allontanato dal sentiero della rettitudine e ha camminato sempre nell'amore e nel servizio a Dio e al prossimo. È stato l'unico a custodire le parole di Dio nel suo cuore, a parlare sempre in purezza e verità, e a guardare costantemente al Padre. È venuto a pagare il debito per i peccatori come noi, affinché fossimo perdonati e liberati, per imparare la via della Sapienza camminando nella luce di Cristo e crescendo nel servizio a Dio e agli altri. Se non vi siete pentiti dei vostri peccati e non avete riposto la vostra fiducia in Gesù, il vostro cuore è come un giardino trascurato, pieno di erbacce che soffocano la vita buona. Ma se ascolti le parole del Padre e ci credi, il tuo cuore diventerà un terreno fertile per un bellissimo giardino che cresce nella Sapienza, portando frutto e conducendo alla vita eterna in Cristo.

 

Chiesa, ascoltiamo alle parole di Paolo in Romani 6,12-14,

Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti, il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.

 

La saggezza ci fa crescere.  Il Padre insegna parole di sapienza perché ci ama: volete ascoltare la sua voce? Il Figlio ci guida nel nostro camino perché ha percorso il cammino per noi: volete camminare con lui?  Lo Spirito opera dentro di noi, producendo il frutto che riflette il cuore di Dio: volete proteggere la sua opera in voi?


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.