“Perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza” - Luca 2:22-40

Predicatore: Clay Kannard

2020! È la fine di un decennio e l’inizio di uno nuovo. Domani sera, il centro di questa città sarà pieno di persone riunite per celebrare l’anno nuovo. È come la versione italiana della celebrazione di Times Square. Però a dire il vero, quando è che la città non è piena di gente? È la città più popolata dell’Italia, e poi quando vi si aggiungono i milioni di turisti che vengono qui ogni anno, lo è ancora di più.

Questa è la città in cui vengono le persone per partecipare a varie funzioni religiose. È la capitale del cuore del cattolicesimo. Ha senso che le persone si radunino qui per sentirsi più vicine a Dio. Lo fanno visitando siti considerati santi, partecipando a un sistema sacramentale, compiendo attività religiose e facendo regali alla chiesa che media con Dio per loro.

Ci sono altri in questa città che sono arrivati alla ricerca della speranza. Speranza di lavoro, di una vita migliore, di successo, di trovare la pace e di scappare da una situazione disperata e tragica. È vero sia per gli italiani che per gli stranieri.

Altri giungono qui per ammirare i resti di una storia che una volta era l’impero più grande del pianeta. Proprio fuori da queste porte c’è un museo che testimonia questa realtà antica. Per millenni le persone sono arrivate proprio qui alla ricerca di qualcosa di grandioso, cercando il successo e la soddisfazione, la speranza, la sicurezza e uno scopo. Amo ascoltare le storie che questa città antica ha da offrire. Amo quando dei nostri amici e parenti vengono qui per la prima volta e vedono le cose a cui ci siamo così tanto abituati. Le loro facce mostrano segni di meraviglia.

Bene, ascolteremo una storia antica che accadde in un’altra città antica. È una delle mie storie preferite perché mi sento collegato ad essa e mi ricorda il lavoro che Dio ha chiamato la nostra chiesa a fare in questa città. In questa storia, la città è come Roma, un posto visitato da persone di tutto il mondo che venivano a cercare Dio, la speranza, la pace nel fare riti religiosi. Era, a quel tempo, il posto in cui la Presenza di Dio veniva a porsi sull’uomo. Parlo della città di Gerusalemme, e del Tempio di Dio; e sentiremo una storia di quello che successe la prima volta in cui le persone di questa città videro quello che stavano cercando da tutta la loro vita. È qualcosa che abbiamo appena celebrato questa settimana il giorno di Natale… la salvezza di Dio, la speranza delle nazioni, Emanuele, Dio con noi. Apriamo la parola di Dio questa sera e leggiamo la storia trovata in Luca capitolo 2, cominciando dal versetto 22.

“Perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”
Abbiamo appena letto quello che è successo la prima volta che un paio di persone sono venute faccia-a-faccia con la salvezza di Dio nella persona di Gesù. Vorrei guardare le reazioni che queste persone hanno avuto quando incontrarono il giovane Gesù. Questa sera studieremo i personaggi di questa storia. Chi erano? Perché stavano al tempio? Quale era l’impatto che vedere Gesù per chi era veramente ha avuto sulle loro vite? E mentre guardiamo avanti a un altro anno nella città di Roma, cosa ci insegnano le reazioni di queste persone oggi, mentre andiamo avanti nel 2020? Vorrei evidenziare tre cose stasera… Quando i nostri occhi hanno visto la salvezza di Dio noi andremo avanti:

1.     Avanti con cuori soddisfatti (hai visto Gesù Cristo?)

2.     Avanti con menti calme (ti fidi di Lui?)

3.     Avanti con bocche aperte (proclamerai il Suo nome?)

1.     Avanti con cuori soddisfatti (hai visto Gesù Cristo?)
La prima persona a cui vogliamo guardare è Simeone. Versetto 25 ci dice che Simeone era giusto e timorato di Dio. Luca dice, timorato di Dio. Simeone fu un uomo saggio. Come Abramo, era un uomo giusto, perché come Abramo, si fidava delle promesse di Dio. Questo è il motivo per cui aspettava nelle aree esterne del tempio. Al contrario del santuario, che era riservato ai capi religiosi, le aree esterne erano il posto del tempio in cui gli uomini e le donne di tutte le nazioni si potevano radunare vicini al posto della presenza di Dio. Perciò qui c’è Simeone, un uomo giusto e timorato di Dio che era guidato dallo Spirito Santo a un posto in cui stava aspettando la consolazione d’Israele.

La parola consolazione qui significa conforto, significa speranza. Simeone stava aspettando la speranza d’Israele, la venuta del Messia e del Re d’Israele. Questa storia è collegata alle profezie messianiche trovate in Isaia (IS. 9:2; 42:6; 49:6-9; 51:5; 60:1-3) che dicevano che la speranza di Simeone, e d’Israele, è una di salvezza di Dio, che si sarebbe trovata nella venuta di un messia d’Israele. È una salvezza che avrebbe incluso il perdono dei peccati e la salvezza di quelli che erano perduti nel buio. È stato visto nell'arrivo di questo bambino.

Vediamo cosa ha fatto appena Simeone ha visto Gesù. Prese in braccio il bambino e BENEDISSE DIO. Ascoltiamo nuovamente quello che disse… Leggiamo versetti 28-32. Cosa significa che Dio ora lo lasciava andare in pace, secondo la Sua parola? Significa che prima di questo evento, Dio aveva rivelato a Simeone che sarebbe morto poco dopo aver visto il Messia. Simeone, ora, sa che morirà presto, ma se ne andrà in pace sapendo che Dio è fedele nel portare la salvezza per tutti i popoli.

Eccolo, Simeone, nelle aree esterne del tempio in cui vengono persone da ogni nazione per avvicinarsi e lodare Dio, e vede Dio fedelmente al lavoro. Lui vede la salvezza di Dio in carne, la Luce della rivelazione ai gentili, e la gloria per il popolo di Dio, l’Israele. Finalmente, Israele avrebbe potuto compiere la sua chiamata di nazione a far conoscere la salvezza di Dio a TUTTI i popoli. Questo linguaggio si trova nella profezia di Isaia sul Messia in arrivo, fu scritto che…

“Voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra” (Isaia 49:6)

Simeone ha visto la SALVEZZA e la SPERANZA che fu promesso ad Abramo secoli prima, nella persona di Gesù, e benedisse Dio. Simeone ha visto Dio al lavoro. COME? Perché credeva nelle promesse di Dio, perché era pieno dello Spirito Santo, e ha scelto di ubbidire Dio. Quando credi in Dio, e sei guidato dal Suo Spirito Santo, riconoscerai Dio all’opera intorno a te.

Fratelli e Sorelle, dove riconosciamo Dio al lavoro dentro e intorno a noi? Come Simeone, quando crediamo alla Parola di Dio, e quando siamo guidati dallo Spirito Santo, riconosceremo Dio al lavoro dentro e intorno a noi, e noi benediremo il Signore in mezzo alle nazioni che si riuniscono in questa città. Non è per questo che stiamo qui stasera? 

In più, come Simeone, siamo contenti con il lavoro di Dio intorno a noi? Simeone sapeva che probabilmente stava per morire presto dopo aver visto il Messia, ed era comunque contento di ubbidire Dio. Era pieno di gioia nell’aver visto Gesù.

In questa città difficile, in mezzo alle nostre lotte e alle pressioni che sentiamo ogni giorno, lotte contro i nostri desideri carnali, pressioni culturali poiché siamo una minoranza, in una città così religiosa in cui Dio ci ha chiamati a rendere conosciuta la luce della Sua salvezza a tutte le persone che sono riunite qui, siamo contenti? Siamo guidati dallo Spirito? Siamo pieni di pace in mezzo al caos? O siamo insoddisfatti, mettendo in discussione la chiamata e le opere di Dio qui?

La vera soddisfazione si trova quando riconosci Cristo per chi è e per quello che ha fatto. Simeone proclamava: la Salvezza è qui! Lo vedo! Sono contento! Gloria a Dio! L’hai visto tu? Come Simeone, quando vediamo la salvezza di Dio nella persona di Cristo, possiamo andare avanti con i nostri cuori contenti, nonostante quello che domani, o l’anno prossimo, o dieci anni potrebbero portare.

2.     Avanti con menti calme (ti fidi di Lui?)
Ora riesco solo ad immaginare la scena in quel momento. Ecco l’epicentro della cultura religiosa dell’Israele. Il posto in cui risiedeva la presenza di Dio. Il posto in cui venivano persone da tutto il mondo per lodare l’Unico, Vero, Creatore e Dio dell’Universo. Riuscite ad immaginare quello che pensavano le persone mentre guardavano quello che stava succedendo? Sfortunatamente, non abbiamo storie che ci raccontano quello che pensavano gli altri in quel momento, però abbiamo una piccola intuizione sulle reazioni di Giuseppe e Maria da quello che vediamo nei versetti 33-35.

Dice che si meravigliarono di ciò che era stato loro riferito su Gesù. Forse Giuseppe e Maria si meravigliarono perché la profezia di Simeone rivelava una nuova dimensione del ministero di Gesù, una che prima non era stato loro rivelato. O forse era semplicemente una reazione normale perché avevano appena sperimentato una rivelazione divina. Non lo sappiamo per certo, ma quello che sappiamo certamente di Giuseppe e Maria, e il motivo per cui stavano al tempio, è che si fidavano di Dio.

Dal momento in cui l’angelo Gabriele annunciò il piano di Dio a Maria, si fidava di Dio. Fino a questo momento in cui stavano portando Gesù al tempio, Giuseppe e Maria si erano fidati di Dio. Lo sappiamo perché vivevano vite fedeli di ubbidienza a Dio. Questo è il motivo intero per cui stavano portando Gesù al tempio, per ubbidire la legge di Dio nel dedicare il loro figlio primogenito a Dio, e per offrire un sacrificio per i peccati di Maria e per la sua purificazione. Si, anche Maria aveva bisogno di un salvatore.

Quindi, ecco questa coppia che si fida di Dio e che continua ad ubbidire i Suoi comandamenti, che vede e sente questa reazione di Simeone, e che si meraviglia per quello che era appena successo. Stavano lì sbalorditi davanti a quello che Dio stava facendo, e quello Dio stava per fare. Qualcosa che, per Maria, non sarebbe stato facile.

La Scrittura dice che Simeone li benedì entrambi, ma poi si girò verso Maria e disse… “Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati” (34-35)

Dio stava parlando dicendo, “Guarda, non tutto sarà facile per Israele con l’arrivo del Messia. Invece, ci sarà una grande divisione.” L’immagine che Luca usa qui è stata presa dal profeta Isaia quando profetizzò la salvezza arrivante di Dio dicendo, “Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d’intoppo, un sasso d’inciampo per le due case d’ Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme. Molti di loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio e saranno presi.” (Is. 8:14-15).

Dio stava parlando attraverso Simeone dicendo che… alcune persone vedranno Gesù e si opporranno a Lui (Gesù e la pietra d’intoppo e un sasso d’inciampo…). Perché? Perché il ministero di Gesù rivela i pensieri dei cuori delle persone. Essendo la salvezza di Dio e l’espressione della volontà di Dio, la nostra reazione a Gesù rivela la nostra reazione a Dio. Alcune persone avrebbero visto Gesù per chi diceva di essere, e facendolo, avrebbero anche visto la condizione del loro cuore – spezzato e corrotto dal peccato. Queste sono le persone che si sarebbero umiliate davanti a Dio, e che avrebbero chiesto il perdono e la salvezza. Però altri avrebbero rinnegato Gesù. Sarebbero diventati orgogliosi e indisposti ad ammettere che avevano bisogno di qualcuno che li salvasse. Invece, avrebbero cercato di salvare sé stessi cercando piaceri terreni, o cercando di seguire religioni che permettevano alle loro opere di salvarli.

Per Maria, questo non sarebbe stato facile. Infatti, attraverso i Vangeli, noi vediamo che c’erano delle volte in cui Maria non capiva il ministero di Gesù (Lu. 8:19-21). E possiamo solo immaginare il dolore di Maria nel vedere il suo Figlio essere opposto nel Suo ministero… fino al punto di morire sulla croce.

Amici, persone intorno a tutto il mondo hanno appena celebrato la nascita di questo Gesù. La venuta del salvatore di Dio che avrebbe portato pace e gioia a un mondo sperduto al buio. Lo ha fatto! Noi ne cantiamo! È venuto a dare gioia a chi ha il cuore spezzato! Pace sulla terra! Gioia il mondo! Ma lo ha fatto venendo qui per morire una morte terribile, una morte che non si meritava. Una morte che ogni persona che abbia mai vissuto si meritava, perché abbiamo tutti peccato contro Dio. Vedete, la venuta di Gesù rivela il bisogno disperato di ogni cuore umano --- salvezza dalla nostra peccaminosità. Hai visto tu la salvezza di Dio in Cristo? Senza Gesù, sei perso nei tuoi peccati e non potrai mai sperimentare la gioia e la pace di cui noi abbiamo parlato durante questa stagione Natalizia.

Amici, voi lo opporrete? O cadrete sulle vostre ginocchia e lo adorerete? Ti pentiresti dei tuoi peccati e ti fideresti di Gesù per salvarti? Solo allora sperimenterai la pace e la gioia nel tuo cuore. Non ti promette che la vita sarà facile, infatti, sarà più difficile. Ma Lui ci permette il perdono dei peccati e una speranza eterna che rende fruttuosa ogni lotta. Ti fiderai di Lui, come hanno fatto Giuseppe e Maria?

Dio aveva rivelato che essere i genitori di Gesù non sarebbe stato facile. Allora, Giuseppe e Maria erano stati lasciati con la decisione di continuare a fidarsi di Dio o meno. Ma perché non avrebbero dovuto farlo? Si erano fidati di Lui fino a questo punto della storia. Finora Dio si era mostrato fedele. Invece di arrendersi, dice che continuarono ad ubbidire Dio. Il versetto 39 ci dice che… “Com’ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città.”

Avevano visto la salvezza di Dio, e anche se sapevano che sarebbe stato difficile, sono andati avanti fidandosi delle promesse di Dio. Gesù ha impattato la vita dei suoi genitori in un modo così grande che ha creato stupore e meraviglia, e continuarono a fidarsi di Dio.

Fratelli e Sorelle, faremo lo stesso quest’anno nuovo? Nei nostri ministeri, nei nostri impegni nella chiesa, nei nostri posti di lavoro, nelle nostre scuole e case, come mariti o moglie, come genitori or figli… Continueremo a fidarci di Dio e a rimanere fedeli alla Sua parola e la nostra chiamata come il Suo popolo in questa città? Non è sempre facile essere un genitore. Non è sempre facile essere un figlio o figlia. Siamo peccatori, ma dobbiamo ricordare che Gesù, con un Padre Eterno e perfetto, fu il figlio perfetto per noi perché non possiamo essere perfetti. Non sarà facile, ma quando guardiamo a Cristo, quando abbiamo visto la salvezza di Dio, possiamo andare avanti con menti calme, fidandoci delle promesse di Dio, obbedendo alla Sua parola.

Con cuori contenti e menti calme, prego che ci troveremo stupiti quest’anno nuovo, mentre vedremo il lavoro di Dio dentro e intorno a noi, in modo tale che noi non riusciamo a rimanere silenziosi davanti gli altri. 

3.     Avanti con bocche aperte (proclamerai il suo nome?)
Questo ci porta all’ultimo personaggio in questa storia, la profetessa Anna. Qui troviamo la seconda testimonianza profetica in questa sezione del Vangelo di Luca. Questa sezione è breve, però ci mostra la vita di una donna fedele a Dio. Sappiamo che Anna era una vedova anziana. Aveva perso il suo marito a un’età molto giovane, ed aveva vissuto come una vedova per la maggior parte della sua vita, mai risposandosi (36). Molto probabilmente aveva più di cento anni in questo punto della storia. Sappiamo che Anna era una profetessa che serviva fedelmente Dio attraverso la lode costante, la preghiera e il digiuno (37). Come Simeone, era timorata di Dio, completamente dedicata a servire Dio, guidata dallo Spirito Santo e sperando nella redenzione d’Israele che doveva arrivare.

Come Simeone, la devozione di Anna a Dio e la sua dimora costante nel luogo della presenza di Dio le permetteva di riconoscere Dio al lavoro. Riusciva a riconoscere la venuta del Salvatore del mondo con i suoi occhi. Ora, anche se non abbiamo le parole di Anna, sappiamo che Anna ha iniziato immediatamente a lodare Dio e a proclamare a tutti coloro che stavano aspettando la redenzione d’Israele, che il Messia era arrivato (38).

Breccia di Roma, questo è esattamente quello che Dio ci ha chiamati a fare in questa città. A tutti coloro che sono resi schiavi da una funzione religiosa, ma che non conoscono Gesù, possiamo proclamare: “i nostri occhi hanno visto la salvezza di Dio!” All’immigrato e giovani che cerca la speranza ed una futura, possiamo proclamare: “la nostra speranza è fondata su Cristo solo!”  A tutti coloro che stanno cercando la contentezza e la soddisfazione in tutto ciò che questa città ha da offrire, possiamo proclamare: “i nostri cuori sono sodisfatti in Cristo solo!La salvezza è qui! Lo vedete?! Ti fidi di Lui?! Proclamerai il Suo nome?! 

Queste persone erano testimoni della venuta della luce del mondo. Oggi, siamo testimoni della luce di Dio che è venuta. Il Messia promesso che porta perdono dei peccati e la salvezza dalle sue conseguenze, la morte e la separazione da Dio. Oggi Gesù regna con Lui sul trono in cielo perché Dio lo ha risuscitato dalla morte, mostrando che abbiamo un motivo per cui fidarci di Lui. E mentre regna dal Suo trono, può ancora far splendere la Sua luce sulle vite di chi vive nella nostra città oggi. Lo farà attraverso la Sua chiesa mentre ci pentiamo e crediamo al Vangelo ogni giorno.

I nostri occhi hanno visto la Salvezza di Dio! Signore.  Mentre cerchiamo di vivere vite di devozione a Dio a Roma, il Dio che lava i peccatori e che li rende santi, prego che possiamo essere guidati dal tuo Spirito Santo mentre andiamo avanti nel 2020 con cuori contenti, menti calme, e bocche aperte. Che possiamo essere seguaci devoti di Cristo mentre aspettiamo il Suo ritorno glorioso, quando anche noi lo vedremo faccia-a-faccia.