Nelle difficoltà della vita - Salmo 46
Predicatore: Amos Miguel
Buonasera tutti. È un privilegio per me predicare questa domenica in cui riprendiamo i nostri culti di persona. Ne sono molto grato. Il nostro testo per oggi è Salmo 46.
[LEGGIAMO INSIEME, SALMO 46 ]
Prima di parlare del testo, volevo chiedervi una cosa. Prendete un attimo e ricordatevi di un momento in cui vi siete sentiti insicuri. Ultimamente, quando vi siete trovati in una situazione che ha aggravato l’ansia dentro di te. Questo salmo è uno di conforto che dice che Dio solo è il nostro rifugio quando ci rivolgiamo a Lui. Subito all’inizio del Salmo, il scrittore, scrive agli Israeliti, il pubblico originale, di non temere. C’erano due ragioni per cui gli Israeliti potevano temere. Prima, le montagne crollano. Le montagne sono una sorte di difesa naturale contro gli nemici che vorrebbero invadere. Vedere questi giganti cadere portava tanta insicurezza. Secondo, il Salmo parla del mare che rumoreggia. Tanta gente era pescatore. Quindi, quando un viaggio sul mare diventava pericolosa, il lavoro diventava molto instabile.
Per noi, anche se viviamo in un contesto diverso, ci possiamo relazionare. Questa pandemia improvvisa ha rivelato la nostra fragilità. La nostra difesa naturale in un certo senso è crollato. Anche oltre la pandemia, qualche volta ci sentiamo instabili rispetto alla salute, al lavoro, e ai rapporti. Con l’esortazione di non temere, c’è il ragione per cui non dobbiamo temere. È legato alla frase: Dio è il nostro rifugio. Ma come riconosciamo questo fatto?
Passiamo alla secondo sezione del Salmo, il scrittore si focalizza sul carattere di Dio. Confronta questo fiume dal versetto 4 con il mare menzionato prima. Il fiume è calmo; rallegra quelli che sono intorno a sé. È un fonte che non smetterà mai di provvedere. Significa che Dio provvede sempre nel suo tempo. Poi, la stabilità della città è basata sul carattere di Dio, non sui sentimenti dei cittadini ne del loro comportamento. Il Salmista ci dice anche che Dio è sempre pronto ad aiutare. La frase, “al primo chiarore” parla del tempo dell’inizio dell’alba in cui il nemico di solito fa un attacco a sorpresa. Ma questo attacco non è una sorpresa per Dio. E non solo è pronto ad aiutare, ma Dio è anche più forte di qualsiasi altra cosa. Il nostro Signore è il Dio degli eserciti. Non c’è un livello sopra di Lui -- schiaccia il nemico solo con la sua voce .
Conosciamo il nostro Dio così? Il suo carattere oggi è lo stesso, non è cambiato. Anche se il saldo del nostro conto corrente cambia - con gli alti e bassi - Dio è sempre stabile e provvede per ognuno dei nostri bisogni. Anche se i nostri sentimenti cambiano o c’è un conflitto interpersonale improvviso, il sentimento d’amore di Dio verso di noi non cambia. Non c’è qualcosa più forte di Lui - né un virus, né una conversazione importante, né un esame… niente. Ricordati chi è il tuo Dio.
Nell’ultima sezione, il Salmista ci stimola a ricordare le opere del Signore. I versetti 8 e 9 richiamano gli Israeliti a ricordare qualche vittoria passata per loro. Quanto è importante a ricordare. Il Salmo ci propone un bel modello da seguire per come ricordare. Il salmo è un testo che è letto, dichiarato, e cantato. È importante seguire questo modello perché è così facile dimenticare. Scriviamo gli uni agli altri. Abbiamo il tempo di lode e testimonianza. E raccontiamo le opere del Signore tra i nostri amici e conoscenti. Ricordiamo non solo quello che Dio sta facendo adesso ma anche quello che ha fatto nel passato.
Questo salmo, come il resto della Bibbia, parla di Cristo. Il salmo anticipa Cristo. Ricordiamo l’opera di Dio al suo culmine, cioè il vangelo, la buona notizia. Quando Gesù ci ha permesso, tramite la sua morte e la sua risurrezione, l’accesso ad un rifugio eterno. Questa buona notizia non dura solo un momento della nostra vita ma dura ogni giorno, ogni momento.
Per concludere il Salmo, il scrittore lascia la parola a Dio. In versetto 9, Dio dice: «Fermatevi…e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra». Questo è un comando attivo. Fermatevi nel senso di prendere un attimo e riconoscerlo. Ma anche fermarci nel senso di smettere di costruire un rifugio al di fuori di Dio. In quel tempo, al fine di assicurare la stabilità della loro nazione gli Israeliti facevano alleanze o combattevano contro le nazioni intorno a loro. Fermarsi per loro significava smettere di fare alleanze di compromessa con le nazioni pagane. E significava anche smettere di andare in battaglia senza la guida di Dio.
Per noi vale lo stesso comando di fermare. Quante volte durante la nostra vita quotidiana abbiamo riconosciuto il fatto che Dio è il nostro rifugio? …Non è facile. È specialmente difficile nei momenti in cui Dio non sembra un rifugio. Forse per alcuni di voi, il momento difficile di cui vi ho chiesto all’inizio non è ancora risolto. La predicazione stasera non è per scontare la tua sofferenza. Questi fatti riguardo Dio non necessariamente riducono la difficoltà ma magari crescano la speranza nel Signore. In fede, possiamo rivolgerci ancora a Dio e seguirlo. Smettiamo i nostri sforzi di creare un rifugio per noi stessi; questo non è il vangelo.
Parlando del rifugio mi vengono in mente tanti rifugi a Roma - il bunker sotterranea in Villa Torlonia, Castel Sant’Angelo, la mura antica di Roma. In ogni caso, non hanno funzionato per sempre - non sono durati. Per esempio, quest’anno osserviamo il 150º anniversario della Breccia di Roma.
Personalmente, io sono colpevole di creare un mio rifugio al di fuori di Cristo. Per esempio in questa pandemia, ho notato che spesso cerco una specie di rifugio in un sentimento, nel mantenere il mio routine, o nel far comportare bene i bimbi.
E per te? Torna ai momenti a cui hai pensato all’inizio. Che cosa cercavi per risolvere quella situazione difficile?
• Un sentimento di tranquillità?
• Un lavoro stabile?
• Un voto favorevole di un esame?
• Far piacere agli altri?
• Altro?
Se hai dubbi o se non hai mai chiesto al Signore di essere il tuo rifugio, Dio è pronto ad aiutarti se ti rivolgi a Lui. Come vediamo nella Bibbia, c’è solo un rifugio in questa vita e nella prossima, la persona di Gesù Cristo. Fratelli e sorelle, nelle difficoltà della vita non temere ma ricordati chi è il tuo Dio e ricordati le sue opere. Fermati e riconosci che Dio è il tuo rifugio