Guardare al mondo dal lato giusto - Salmo 73

Un'estate per ... guardare al mondo dal lato giusto
Predicatore: Gioele Di Bartolomeo

Il binocolo è uno dei giochi preferiti da mia figlia. La prima volta che lo ha visto non aveva idea di come funzionasse. Provò a guardare dalla parte più grande, poi provò ad usarla come una trombetta. Nessuno le aveva ancora spiegato a cosa servisse e perché utilizzarlo. Utilizzandolo a suo modo, tutto sembrava più piccolo, troppo grande, molto distante o troppo vicino. Piano piano invece sta capendo che il binocolo va tenuto dal lato giusto e in modo da vedere le cose lontane più vicine ed in modo più nitido. Se non sai come funziona e che cos’è, un binocolo non basta per poter osservare ciò che hai attorno.

Oggi il Salmista ci mostra come guardare al mondo, alla realtà che ci circonda e alle nostre vite dal lato giusto. Vogliamo farlo considerando tre aspetti che vengono fuori da questo ricco testo.

1) Non basta essere buon osservatore (1-12)
Nei primi 12 versetti il Salmista espone tutta la sua capacità di osservazione della realtà intorno a Lui. Riconosce la bontà di Dio (v1), e non nasconde la sua invidia nei confronti della prosperità e del benessere che vivono le persone ingiuste (v2). I malfattori sono in salute, nell’abbondanza, non sembrano colpiti da nulla (v4,5). Sono superbi, violenti e pieni di cattivi pensieri (v6,7). Sbeffeggiano, sono arroganti e sono famosi nel mondo (v8,9). Le persone sono attratte da loro, credono in loro e la grandezza che essi manifestano spinge i loro sostenitori a dubitare di Dio stesso (v10,11). Empi, malfattori, ma comunque tranquilli e prosperi (v12). Il Salmista fa una descrizione capillare della realtà, fa osservazioni brillanti e ben orientate, tuttavia non sono abbastanza per poter avere una visione chiara del mondo. Essere un buon osservatore non è abbastanza per poter guardare il mondo dal lato giusto. Nelle nostre vite ci inganniamo credendo che la nostra capacità di osservare la realtà, se pur eccellente, sia sufficiente per comprenderla. Siamo osservatori critici, che riconoscono che cosa non va nel mondo che viviamo. Conosciamo tutte le magagne della classe politica che ci governa. Ormai interpretiamo le notizie in modo disilluso e leggiamo la storia ed i fatti sapendo che esistono anche altri lati, ma questo non basta per poter capire. Osservare bene è importante, ma il Salmista ci dimostra che non è abbastanza. La mera osservazione di ciò che non va pone le basi all’invidia e mette un inciampo davanti i nostri passi. In questa città in cui Dio ci ha chiamato, vediamo tantissime cose che non vanno, riconosciamo le sue contraddizioni, le ingiustizie, gli ostacoli e le opposizioni che costantemente troviamo nell’avanzamento del vangelo, ma non basta. Nel tuo lavoro facilmente vedi la corruzione e l’ingiustizia, nella Famiglia che Dio ti ha donato e spesso anche nella chiesa di cui sei parte, fai presto a cogliere ciò che non va, ma non basta. La mera osservazione suscita invidia ed inciampo. Come guardi al mondo che ti circonda?

2) Non basta indignarsi per le ingiustizie (13-16)
Il Salmista non solo è un buon osservatore ma ciò che vede suscita dentro di Lui un malessere, una profonda indignazione. Alla luce di ciò che vede, l’innocenza e la giustizia sembra sia stata vana (v13). Ogni giorno la vita è un tormento (v14) e la tentazione di omologarsi a ciò che è intorno crea un combattimento arduo (v15,16). Ciò che vede il salmista non lo lascia indifferente. Dentro il suo cuore un turbinio di emozioni lo attraversa. È indignato da ciò che vede, ma allo stesso tempo combatte per non essere coinvolto in quel sistema corrotto. Tuttavia, neanche questa partecipazione morale è sufficienteEssere indignati o feriti da ciò che vediamo non è

abbastanza per guardare il mondo dal lato giusto. Nelle nostre vite siamo indignati dalla mancanza di onestà, siamo indignati dalle nostre guide politiche. Siamo indignati da cosa accade attorno a noi. Siamo indignati dal trattamento riservato alle classi più deboli. Pensiamo oggi nella giornata del rifugiato, pensiamo al modo ingiusto in cui vengono visti e trattati uomini donne e bambini che scappano dalla guerra e dalla persecuzione. Siamo indignati dal vedere il disinteresse e la mancanza di cura per i più deboli. Siamo indignati dallo sfruttamento della prostituzione, dal lavoro sfruttato, dagli abusi famigliari, sociali, ecclesiali, ma questo non basta. Certo, l’empatia ed il disgusto per ciò che è male deve essere parte della vita del credente, ma da solo non è sufficiente a considerare il mondo dalla giusta prospettiva. L’indignazione da sola porta tormento ed impasse. Sei indignato da ciò che accade intorno a te, dalle ingiustizie, dalle malvagità, da guide corrotte, da tradimenti ed ingiustizie? Sei indignato e tormentato per come questa città rigetta e rifiuta il vangelo? Sappi che qualunque buona ragione tu abbia per vivere questo malessere, non sarà quella che ti permetterà di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Anche l’indignazione da sola non basta.

3) Devi accogliere il punto di vista di Dio (17-28)
Finalmente il Salmista, nel v 17 ci indica come poter guardare il mondo da un’altra prospettiva. Devi accogliere il punto di vista di Dio, devi entrare nel Santuario di Dio e considerare ciò che ti circonda alla luce della Sua Parola. In Dio, i potenti sono fragili e pronti ad essere portati via in un soffio (v18). Davanti alla potenza di Dio gli empi saranno disprezzati in un momento (v19,20). Davanti a Dio le osservazioni e le indignazioni del salmista si dimostrano amarezze folli, inutili (v21,22), ma Lui rimane fedele nel suo patto e nelle sue promesse (v23,24). Certo l’uomo è fragile ma Dio non verrà mai meno, Lui è la Rocca sicura e l’eredità certa per i Suoi figli (v25,26). Chi non è con Dio perirà ma chi è unito a Lui ha un rifugio certo ed un bene incalcolabile (v27,28). Il punto di vista di Dio permette di guardare il mondo dal lato giusto. Attraverso l’opera di Gesù Cristo sulla croce possiamo finalmente leggere la realtà intorno a noi. Ora finalmente possiamo osservare la realtà, possiamo indignarci per il peccato che vediamo nella nostra vita ma per grazia possiamo deporre ogni cosa alla croce di Cristo. Ai piedi della croce l’empietà, l’abominio ed il peccato è pura folliaAi piedi della croce le ricchezze e le gioie che si accumulano nella vita dei malvagi sono smascherate e manifestano il loro fetore di morte Eterna. Attraverso il sangue di Gesù Cristo possiamo guardare alle sfide di ogni giorno con gli occhi della vittoria in Gesù Cristo. Non c’è nessuna sfida, nessuna battaglia, nessuna tragedia, nessun empio che può intaccare l’eredità eterna che aspetta ai figli di Dio. Come stai vivendo? Qual è la tua certezza nelle sfide che il mondo ogni giorno ti mette davanti. Cosa ti scoraggia, cosa ti ferma? Il vangelo in questa città avanzerà nonostante le oppressioni, avanzerà nonostante le empietà, avanzerà nonostante il nostro peccato perché Dio compie la Sua opera. Per essere una comunità regale dobbiamo poter guardare al mondo lato giusto. Quello di Dio.

Se non hai ancora conosciuto Gesù Cristo, guardare il mondo con spirito critico, intellettuale o sentimentale non basterà a Salvare la tua vita. Fuggi dall’empietà, corri a Cristo e potrai vedere il mondo dal lato giusto. Quello della vittoria eterna in Gesù Cristo.