Il migliore regno di tutti! - Salmo 72
Predicatore: Leonardo De Chirico
Qual è il tuo posto preferito al mondo? Quale è il posto ideale dove vorresti abitare? Non è la Puglia, non è l’Abruzzo, non è Roma, non è l’Arkansas: è il regno di Dio. Oggi abbiamo la possibilità di fare una vista nel posto più bello del mondo. Dov’è questo regno? E’ un regno già inaugurato e non ancora totalmente dispiegato. Questa del salmo 72 è una cartolina del regno, una finestra aperta sul posto più bello del mondo. Questo regno è presente tra noi e, con limiti e approssimazioni, è nella chiesa del Signore Gesù, anche in questa chiesa.
Il salmo è di Davide, ma non si parla del suo regno. Il regno di Davide non ha avuto le caratteristiche descritte in questo salmo. Non parla nemmeno del regno di Salomone, per quanto il suo regno assomigli un po’ più a quanto descritto qui. Sia quello di Davide che quello di Salomone sono stati copie sbiadite del regno descritto qui. Chiediamoci allora: perché il regno di Dio è il migliore di tutti? Cosa lo rende il miglior posto in assoluto? Sono tre eccellenze che lo rendono unico e straordinario. Eccole:
1. Giusto per tutti
La prima eccellenza riguarda la giustizia. Il regno di Dio è un regno dove la giustizia è di casa: la giustizia è vissuta, praticata, compiuta. Cosa vuol dire che è un regno di giustizia?
Il giudizio praticato è giusto; i poveri sono trattati con equità e non sfruttati (v.2). I miseri che non hanno risorse sono trattati in modo dignitoso (v. 3). I bisognosi, pur non potendo pagare avvocati di grido o corrompere i giudici, ricevono un trattamento equo. Gli oppressori che altrove fanno il bello e il cattivo tempo, nel regno di Dio sono annientati (v. 4). La giustizia è così abbondante e completa che addirittura echeggia e rimbomba nelle colline (v.3).
Dio è giusto e il suo regno è giusto. I cittadini di questo regno sono giusti: per loro giustizia è stata fatta e i giusti vivono tra loro con giustizia e si trattano come Dio vuole: con giustizia. Per questo il giusto può fiorire (v. 7).
In altri regni, in tutti i regni, prevale il più forte contro il più debole, il ricco contro il povero, il più malvagio, il più spregiudicato, il più arrogante. Non così nel regno di Dio. E’ il re stesso, cioè Dio, che ha compassione dei miseri e dei bisognosi, di quelli che non hanno nessuno che li aiuti e si rivolgono a Lui (vv. 12-13). Il Re Padre ha mandato il Re Figlio per prendersi cura di chi aveva subìto l’imbruttimento del peccato per essere il loro garante, il loro difensore, il loro salvatore. Nel regno di Dio si fanno i conti con la giustizia di Dio Padre manifestata in Gesù Cristo e promossa dallo Spirito Santo. Il regno di Dio è il miglior posto al mondo perché in esso abita la giustizia. Nella chiesa, formata da credenti in Gesù Cristo, noi che abbiamo ricevuto i benefici della giustizia di Dio, impariamo sempre più a vivere giustamente tra noi. La nostra chiesa deve essere la casa della giustizia, la famiglia della giustizia, la comunità della giustizia, nel cuore di una città molto ingiusta e che ha strategie fallimentari per risolvere la mancanza di giustizia. Non perché siamo giusti da noi, ma perché in Cristo e grazie a Lui giustizia è stata fatta e noi possiamo accettarci come fratelli e sorelle che promuovono la giustizia di Dio (non più la nostra giustizia malata) sempre e comunque.
2. Completo in tutto
Il posto più bello al mondo non è solo giusto, ma è anche completo in tutto il resto. E’ paragonato ad una pioggia che rinfresca il terreno e gli dà vita (v. 6). E’ presentato anche come un regno di pace abbondante dove tutti gli abitanti, da più umili fino ai nobili, riconoscono e servono Dio e Lui soltanto e per questo sono in pace tra loro. E’ descritto come un regno ricco, dove c’è abbondanza d’oro per tutti (v. 15), dove c’è grano per tutti, quindi pane, cibo e nutrimento per tutti (v.16). E’ un regno dove chi parla lo fa per benedire il Signore e gli uni gli altri (v.15; v. 17b).I cittadini del regno fioriscono (v.16), la loro vita sboccia e verdeggia. Non ci sono contraddizioni, scompensi, divisioni, disparità, classi contrapposte. Tutti hanno da Dio tutto ciò che serve per fiorire nella vita. Gesù dice: “io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). Questa è la pienezza di cui vogliamo essere soddisfatti e che vogliamo condividere alla città in cui viviamo. La chiesa che vogliamo essere vuole riflettere la ricchezza e l’abbondanza della vita di Dio in noi e per noi.
3. Stabile per sempre
Il regno di Dio è il miglior posto al mondo perché vige la giustizia di Dio e perché c’è abbondanza della vita di Dio per noi. C’è una terza e ultima ragione che rende speciale questa cartolina del regno. E la ragione è questa: questo regno non finirà mai, durerà per sempre (v.17), di epoca in epoca (v.5) e abbraccerà tutto il mondo (v.8), da una estremità all’altra, Roma compresa.
Il regno di Davide è stato lacunoso in molti modi: le ingiustizie sono continuate, si è continuato a soffrire la fame e la sua estensione è stata molto limitata. Lo stesso si può dire del regno di Salomone. Lo stesso si può dire di ogni regno umano. Non parliamo dell’impero romano con la sua falsa pax romana e le sue ingiustizie sistemiche. Non parliamo del regno d’Italia e di tutte le società umane. Non c’è giustizia, non c’è abbondanza, non c’è stabilità. E così è anche della tua vita senza Cristo: piegata dal peccato ed intrappolata nell’ingiustizia; ansiosa di avere di più senza mai godere quello che hai; incerta in ogni passo rendendoti conto di essere sempre su basi traballanti.
Il posto più bello del mondo non è la Svizzera o la Polinesia. Così come non è quello che stai cercando tu fuori di Dio e senza Dio perché contro di Lui. Il posto più bello è qui dove Dio ti ha chiamato: perdonandoti i peccati in Gesù Cristo, collegandoti con la sua chiesa, avanzando nel cammino verso la definita venuta del suo Regno, imparando a vivere secondo la sua volontà sempre e comunque, e volendo essere a Roma una avanguardia visibile del regno di Dio.
Ecco cosa vuol dire essere una comunità regale a Roma: essere diventati cittadini del regno di Dio per grazia; sperimentare insieme la ricchezza della sua grazia per noi; condividere i doni e le vite affinché tutti siano onorati e riconosciuti; essere uno specchio, un avamposto, una rappresentazione plastica e viva del regno di Dio inaugurato. Il salmo 72 è una bellissima cartolina del regno; la chiesa è la cartolina vivente di questo regno. C’è un posto più bello di questo?