La fede coltiva la dipendenza intraprendente - Giacomo 4:13-17
Predicatore: Joel Hardman
Dal momento in cui mi sveglio la mattina, mi trovo di fronte a una serie di scelte che dura fino al momento in cui vado a dormire la sera. Ci sono piccole scelte, come: cosa mangiare o cosa indossare quel giorno, e scelte più grandi come: dove andare in vacanza quest'estate o se comprare una casa? Ho delle scelte da fare nel mio lavoro: a quali email rispondere o a quali riunioni partecipare. Ho scelte relazionali come, ad esempio, il modo in cui risponderò ai miei figli quando mi chiederanno le caramelle per la centesima volta o se sceglierò di dire che mi dispiace ad Amy quando non ho mantenuto una promessa.
Se dovessi fare un sondaggio qui stasera, immagino che voi non siate diversi. Pure voi avete delle scelte che affrontate ogni giorno. Alcune scelte sono grandi e avranno un impatto sul resto della tua vita. Con chi ti sposerai? Dove andare all'università? Altre scelte avranno un impatto sulle persone intorno a noi. Come risponderai ai tuoi vicini con bambini rumorosi fino a mezzanotte? Come risponderai alle battute razziste dei tuoi colleghi? Alcune scelte sono banali, tipo quale sarà la mia routine mattutina? O con chi prenderò un caffè oggi?
Ci sono più scelte oggi che dieci anni fa. Ogni mattina hai la scelta di guardare o non guardare il tuo cellulare per prima cosa. Puoi scegliere in tempo reale la tua fonte di notizie o dove ordinare il pranzo su Deliveroo. La nostra cultura ci dice che ora puoi scegliere il tuo genere e i tuoi pronomi. Ci viene detto: “fidati sempre dei tuoi sentimenti” e “vivi la tua verità”. Se c'è qualcosa che non accende la gioia nella tua vita, puoi liberartene. Se c'è qualcosa con cui non sei d'accordo, allora puoi cancellarlo. Tu hai il controllo e nessuno può dirti cosa fare o chi essere.
Oggi continuiamo la nostra seria sul libro di Giacomo, intitolata “Come Funziona la Fede?” Esploreremo insieme quale ruolo gioca la fede in tutte queste scelte. La lettera di Giacomo, che è stata scritta alla chiesa di quel tempo, è valida ancora per la chiesa di questo tempo.
Ci aiuta capire come la fede coltiva la dipendenza intraprendente. Considereremo insieme che:
Senza Dio, le tue ambizioni sono egoistiche
Senza Dio, dimentichi che la vita e un vapore
Con Dio, puoi essere dipendente e intraprendente
Lettura della parola
“13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; 14 mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. 15 Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest’altro». 16 Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo. 17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.”
(Giacomo 4.13–17 NR06)
1. Senza Dio, le tue ambizioni sono egoistiche
La lettera di Giacomo è stata scritta alla chiesa di quel tempo che era composta da persone di diversa estrazione socioeconomica. Qui Giacomo parla direttamente agli imprenditori, uomini d’affari, quelli che fanno parte di una classe di persone ricche. Persone che avrebbero detto qualcosa come “Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo.” (v13). Non è che Giacomo stia citando questi commercianti, ma sta mettendo sulle loro labbra parole che esprimono l'atteggiamento di fondo che avevano mentre facevano i loro piani. Giacomo continua richiamando la loro autostima, e la loro autosufficienza: “Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo” (v16).
Potrebbe sembrare una reazione un po' estrema da parte di Giacomo. Stavano solo facendo dei piani, giusto? Non è saggio pianificare bene?
Proverbi 6;6-8 dice “Va'...alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; prepara il suo nutrimento nell'estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.”
É importante di non cadere nella mentalità che pensa che Giacomo stia dicendo che è uno sbaglio pianificare. Il problema non era la loro pianificazione, ma la loro postura.
Vivevano in un modo egoistico e autosufficiente, senza prendere Dio in considerazione.
Giacomo ha già ammonito la chiesa dicendo che “la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose” (Giacomo 3:5a) e poi che “Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili” (Giacomo 4:6). Nella loro ambizione c’era l’invidia e la contesa, che portava disordine e ogni cattiva azione (Giacomo 3:16).
Il problema era che anche se avevano professato la fede, vivevano ancora molte parti della loro vita come se Dio non esistesse. Hanno creduto in Dio, ma non hanno ancora collegato la loro fede ad ogni parte della loro vita. In pratica vivevano come atei.
Molti di noi facciamo lo stesso ogni giorno. Forse stai pensando: “Non è vero! Io credo in Dio e ho confidato in Lui per la salvezza". Ascolta, non ti sto dicendo che non credi in Dio. Sto chiedendo se la tua fede in Dio ha trasformato il tuo modo di vivere, se la tua fede è collegata al resto della tua vita? O c’è un parte della tua vita di cui mantieni il controllo e che vivi in un modo indipendente da dio?
C’è un grande rischio nel vivere in questo modo sconnesso, non prendendo Dio in considerazione nelle nostre scelte momento per momento.
Se siamo veloci a dire a Dio: "Mi fido di te per la persona che sposerò" o "Mi fido di te per quale lavoro prenderò", ma non chiediamo al Signore: "Come devo rispondere a mio figlio quando fa i capricci" o "Aiutami ad avere questa conversazione difficile", non stiamo riconoscendo la sua autorità sovrana nella nostra vita quotidiana. Quando non prendiamo in considerazione Dio nelle scelte momento per momento, quello che stiamo dicendo è: "Dio, mi fido di te per il mio futuro, ma non per il mio presente".
Fratelli e sorelle, Cristo ha dato la sua vita per te, quindi non c'è nessuna area della tua vita che sia al di fuori della sua autorità. Come ha detto il teologo olandese, Abraham Kuyper,
“Non c'è neppure un centimetro quadrato nel campo della vita umana in cui Cristo, il sovrano di tutto non dice : "E' mio"!
Senza Dio, le nostre ambizioni sono egoistiche, le nostre motivazioni sono spesso peccaminose. Viviamo come se Dio non esistesse. In practica viviamo come atei.
MA
Con Dio, possiamo vivere in un modo ambizioso, se allineiamo le nostre ambizioni alla luce della sua volontà e del suo disegno.
2. Senza Dio, dimentichi che la vita è un vapore
Scrivendo agli imprenditori, questi uomini d’affari, Giacomo li incoraggia ad un giusto senso del loro posto nel mondo e a riconoscere il controllo sovrano di Dio sui loro affari. Si vantavano di tutte le cose che stavano per realizzare ma Giacomo interviene: “Non sapete quel che succederà domani!” Perché vi vantate? Non sapete cosa porterà il domani, figuriamoci l'anno prossimo!
Se c'è qualcosa che quest'anno ci ha insegnato è questo. Ora, mentre si estendono i vaccini alle fasce di età più giovani e mentre stiamo uscendo dal peso della pandemia, c'è una nuova enfasi sulla pianificazione per il futuro. Mario Draghi, che ha guidato la Banca Centrale Europea durante la crisi del debito sovrano europeo con la frase “Whatever it takes” cioè “Costi quel che costi,” ora sta guidando la pianificazione di come utilizzare miliardi di euro per aiutare l'economia a recuperare. Dov'è Dio nella pianificazione?
Anche noi, come una chiesa, abbiamo una visione e un piano per la fondazione di diverse chiese in città, ma non sappiamo cosa porterà il domani e dobbiamo continuare a confidare che la volontà del Signore sia fatta.
Tornando alla lettera di Giacomo, nella seconda parte del versetto 14, egli continua ad interrogare gli imprenditori, sapendo che nel loro orgoglio non prendono Dio in considerazione, ma neanche considerano quanto sia transitoria e fragile la vita. Chiede loro: “Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce.”
La vita è momentanea, un minuto c'è e quello dopo non c'è più. La malattia o un incidente possono far finire la vita con la stessa velocità con cui il sole del mattino dissipa la nebbia. È proprio per quel motivo che il salmista dice: “Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio” (Salmo 90:12).
Paolo ha acquistato un cuore saggio e ha trasmesso questa perla di saggezza alla chiesa di Corinto: “Le cose che vediamo ora sono qui oggi e se ne andranno domani. Ma le cose che non possiamo vedere ora dureranno per sempre.” (2 Cor. 4:18).
Fratelli e sorelle, se ci fosse una linea che rappresenta l'eternità, sarebbe infinita in entrambe le direzioni. Come rappresenteresti i tuoi 80 anni sulla terra su quella linea? La nostra vita qui sulla terra non sarebbe altro che un punto su quella linea.
Questa è la prospettiva eterna che ha fatto infiammare Giacomo quando questi uomini si vantavano dei loro piani. Non vivevano per la linea. Vivevano per il punto [Use hand gestures].
Se sono onesto, la mia tendenza e di fare lo stesso, di concentrarmi sulle cose proprio davanti a me, che mi preoccupano di più. Passo le mie giornate a rincorrere le cose che sono sulla mia lista di cose da fare, cercando di non rimanere indietro nel lavoro o nel prendermi cura della mia famiglia. Vivo per il punto.
È quando ci rendiamo conto che la nostra vita non è che un momento, e tutto ciò che abbiamo ci è stato dato, che ci apriamo a Dio che opera la sua volontà nella nostra vita.
Invece di dire con orgoglio farò questo e quello, dobbiamo adottare un atteggiamento umile che dice "se Dio vuole… faremmo questo o quest’altro” (versetto 15).
Senza Dio, dimentichiamo che la vita è un vapore.
Con Dio, cominciamo a vivere per la linea invece che per il punto.
3. Con Dio, puoi essere dipendente e intraprendente
Torniamo alla vita quotidiana. Che ruolo ha la fede in Dio nelle mie scelte ordinarie? Soprattutto quando non c'è una chiara scelta giusta o sbagliata per la maggior parte di esse. Potrei fare questo o potrei fare quello. Come posso, in questi momenti, vivere per la linea e non per il punto e sapere cosa fare?
Ho conosciuto alcune persone che, quando si trovano di fronte a una scelta e non sono sicure di quello che dovrebbero fare, aprono la loro Bibbia a una pagina a caso per vedere cosa dice la Bibbia, sperando che li aiuti a sapere cosa scegliere. Non è questo lo scopo della Bibbia.
La Bibbia è stata scritta per rivelare chi è Dio e com'è il suo carattere. La legge di Dio ci rivela anche com'è lui e come vuole che viviamo. Quando Giacomo scrive agli imprenditori: “Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato” (versetto 17) è valido anche per noi. Ci sono alcune cose che sappiamo essere giuste e che dovremmo fare. Ci sono altre cose che non sono così esplicite, ma man mano che capiamo di più chi è Dio, cominciamo a cercare come compiacerlo in tutte le nostre scelte.
Questo è il modo in cui i rapporti funzionano. Se io, come marito di Amy, evito di fare le cose che fanno arrabbiare Amy ma allo stesso tempo non la prendo in considerazione in quello che scelgo di fare durante la mia giornata, sto vivendo in un modo independente di lei, come se non fossimo sposati. Se vivo così giorno dopo giorno, che tipo di relazione avrei con Amy? Ho fatto una promessa a lei, di vivere in un modo dipendente e intraprendente. Dare e ricevere. Conoscerla e essere conosciuto da lei.
In una sana amicizia, prendiamo in considerazione i bisogni e i desideri l'uno dell’altro. Cerchiamo di non infastidire i nostri amici, ma cerchiamo anche di dimostrare il nostro affetto facendo cose che piacciono a loro.
Quando arriviamo a conoscere Dio, non solo a sapere qualcosa di lui, ma a conoscerlo personalmente, entriamo in questa dipendenza intraprendente. Cominciamo a conoscere il suo carattere e quello che gli fa piacere. Lo prendiamo in considerazione quando ci troviamo davanti ad una scelta. Viviamo in un modo dipendente e intraprendente con Lui.
Quando diventiamo cristiani, diventiamo anche parte della famiglia di Dio. Nella prima lettera di Giovanni, è scritto così: Questo è il modo in cui abbiamo capito e sperimentato l'amore: Cristo ha sacrificato la sua vita per noi. Questo è il motivo per cui dobbiamo vivere in modo sacrificale per i nostri fratelli in Cristo, e non essere solo per noi stessi. Se vedi un fratello nel bisogno e hai i mezzi per fare qualcosa al riguardo, ma fai finta di niente e non fai nulla, come fa l'amore di Dio a dimorare in lui? (1 Giovanni 3:16-17).
Fratelli e sorelle, abbiamo un impegno non solo verso Dio, ma anche verso l’un l’altro. Dio ci chiama a vivere in un modo dipendente e intraprendente come una chiesa.
Senza Dio, dipendiamo dai nostri sentimenti per cercare guida; cercando il nostro interesse.
Con Dio, possiamo vivere momento per momento, confidando che il Signore ci guidi.
Con Dio stimiamo gli altri superiori a noi stessi, considerando gli interessi degli altri.
Conclusione
Vorrei concludere stasera sfidandoci a vivere fedelmente nel mondo di oggi.
Sii ambizioso, ma prendi in considerazione Dio. Senza Dio, le tue ambizioni sono egoistiche. Con Dio, quando poniamo i nostri piani e le nostre ambizioni davanti al Lui, dicendo non la mia volontà ma la sua sia fatta, esse diventano Cristocentriche. Quali ambizioni hai bisogno di arrendere al Signore?
Sii umile, sapendo che la nostra vita è breve. Senza Dio, dimentichi che la vita è un vapore.
Con Dio, ci ricordiamo che la nostra vita non è che un momento ma che l'eternità dura per sempre. Ciò cambia le nostre priorità. Cominciamo a vivere per la linea e non il punto. Come cambieranno le tue priorità?
Sii dipendente e intraprendente con Dio. Gesù ha detto: La persona che dipende da me non farà solo quello che sto facendo io, ma anche cose più grandi, perché... ti sto dando lo stesso lavoro da fare che ho fatto io... D'ora in poi, qualsiasi cosa tu chieda in base a chi sono e a cosa sto facendo, io la farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Qualsiasi cosa tu chieda in questo modo, la farò.
Dio, dacci questa ambizione santa: di vivere tutte le nostre giornate in un modo dipendente e intraprendente con te. “Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio” (Salmo 90:12). Amen.