Quando viene il regno? - Luca 1,5-38
Predicatore: Leonardo De Chirico
Qualche anno fa ho visitato la Sardegna. Per arrivare nell’isola è necessario imbarcarsi in un traghetto che impiega 6 ore di navigazione per arrivare a Olbia. Dopo 5 ore in cui si vede solo mare intorno, all’improvviso si inizia a scorgere una linea scura all’orizzonte. Da un panorama piatto, si inizia a vedere qualche movimento. Il regno di Dio arriva così. Piano piano, senza dare nell’occhio all’inizio. È la storia che inizia con un basso profilo ma che ha cambiato la storia del mondo. È la storia che ha cambiato la nostra vita e che può cambiare la vita di molte persone ancora e la vita della nostra città. Gesù stesso ha detto: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là” (Luca 17,21). Allora, la domanda è: come lo si attende?
1. Rimanendo in attesa, anche quando niente sembra accadere
La nascita di Gesù avviene dopo un lungo periodo di attesa e dove apparentemente succede poco o nulla. Il vangelo ci parla del tempo in cui Israele era sotto il dominio romano presieduto da Erode e si trovava quindi a vivere in un regime di occupazione. In più erano centinaia di anni che in Israele non si sentiva una parola profetica. Non c’erano messaggi dal cielo. Il cielo sembrava chiuso e sigillato. Tutto si svolgeva nell’ordinaria tristezza, nel tran-tran, nella quotidianità stanca e declinante. Ecco: in questa situazione prende piede il regno. In una situazione stanca e statica, dove non ci sono grandi prospettive se non la constatazione che la vita non ha mantenuto i sogni della giovinezza, che le speranze si sono rivelate illusorie.
Gesù viene nella vita segnata da una stanca e vuota ripetitività. Forse questa è la tua situazione. Le speranze del passato sono esaurite, i sogni sono falliti, la realtà è diversa da quella che avevi sperato. Gesù viene qui. Gesù porta qualcosa di nuovo in una vita che realizza di non potere da sé cambiare le cose.
Il racconto ci introduce i protagonisti della storia dell’avvento. Si tratta di una coppia di anziani, appartenenti ad una famiglia sacerdotale di antica discendenza abramitica. Erano una decente, fedele, ordinaria coppia di anziani. Cosa può venire di nuovo da una coppia di vecchi, ormai sulla via del declino, fedeli sì, ma privi di energie e di prospettive di vita per introdurre cambiamenti radicali. Da dove può venire la novità? Certo, Zaccaria ed Elisabetta sono protagonisti improbabili del cambiamento. Eppure è da loro che passa la storia, così come può passare da te.
2. Rispondendo con fede, anche quando tutto sembra impossibile
Il racconto ci dice che un angelo annuncia l’imminente nascita di un figlio. Un angelo. Gli angeli nella Bibbia sono portatori di messaggi di Dio. Per centinaia di anni il cielo era stato silenzioso, ora ricomincia a parlare. Dio manda un angelo. Appunto: il messaggio della novità viene dal cielo. Non è qualcosa che Zaccaria e Elisabetta si sono inventati. La novità viene da Dio, dalla parola di Dio, dalla voce di Dio. Non ci sarà nessun cambiamento se non ascoltiamo la Parola di Dio. Da qui vengono i pensieri di Dio, da qui viene la buona notizia di Gesù Cristo che è venuto per salvare. È necessario un inviato di Dio che parli. Nel loro caso, un angelo. Nel nostro caso, il Signore Gesù stesso che parla per mezzo della sua Parola scritta, la Bibbia. Vuoi ascoltare la sua voce? Senza l’ascolto non c’è alcuna speranza di cambiamento. Oggi lo stai udendo e hai il privilegio di ascoltarlo. Come risponderai?
Già parlare ad una coppia di anziani è contro intuitivo, eppure a loro l’angelo si rivolge. In più, il contenuto dell’annuncio è qualcosa di fuori dalla portata naturale delle cose. Ormai Zaccaria e Elisabetta hanno raggiunto l’età in cui non si possono più avere figli. È impossibile. Eppure l’angelo dice che proprio la nascita di un figlio succederà. Ecco, il regno è l’annuncio di una cosa impossibile agli uomini, ma possibile a Dio. È qualcosa che non può essere realizzata con le forze umane, ma solo con la potenza di Dio. È una notizia stupefacente, tanto è grande e oltre la capacità di comprensione. Infatti, Zaccaria rimane muto tanto grande è la sorpresa e l’impossibilità umana di realizzarla. Si tratta di un miracolo.
A te è impossibile cambiare la tua vita, ma a Dio è possibile. Egli ha cambiato le nostre vite, che sono la testimonianza vivente del miracolo che Dio compie. Dio può compierlo anche in te. Gesù Cristo è venuto per compiere il miracolo della conversione della tua vita, impossibile agli uomini, ma possibile a Dio.
3. Accogliendo Gesù Cristo, anche se ancora non si vede granché
La nascita di Giovanni Battista è del tutto particolare: nasce da una coppia anziana, ma quella di Gesù è ancora più unica e straordinaria. Al contrario di Elisabetta che è una donna anziana, la madre di Gesù è giovane. Al contrario di Elisabetta che è sposata, Maria è nubile, anche se fidanzata. Non ha impedimento biologici legati all’età avanzata, come Elisabetta, ma non ha ancora marito e non è ancora legittimamente pronta ad avere un figlio. Questa giovane, Maria, è scelta solo per il favore di Dio. È stata semplicemente favorita, scelta, toccata da Dio. Insomma, Maria è come ogni credente: non ha qualità proprie, ma viene graziata.
Come abbiamo già detto, Giovanni è nato da una coppia anziana, biologicamente impossibilitata a procreare. Gesù è nato in modo ancor più miracoloso, se si può dire così. La mamma è una vergine, e come può concepire una creatura senza un partner umano? Il vangelo ci dice che lo Spirito Santo provvede a operare il concepimento del bimbo. Lo Spirito venne su di lei e per un’azione divina, Maria rimase incinta. Gesù è unico già dal suo concepimento. Gesù è unico perché ha Dio come Padre. Gesù è unico perché non nasce da una coppia comune mediante un amplesso comune, ma dall’incontro miracoloso tra il grembo di Maria e l’opera dello Spirito Santo. Gesù è unico anche perché nato in modo unico.
Ma perché questo concepimento straordinario? Gesù è un’unica persona che porta in sé e con sé due nature: quella umana e quella divina. L’incontro tra Maria e lo Spirito Santo è l’incontro che permette al bimbo che viene concepito di ereditare la natura umana da Maria e quella divina dallo Spirito Santo. Nessuno prima di lui ha avuto una simile particolarità; nessuno dopo di Lui avrà una simile particolarità.
Il miracolo della persona di Gesù che unisce le due nature è il miracolo dell’incarnazione: Dio si fa uomo nella persona di Gesù Cristo. Tutto quello che Gesù dirà e farà ha senso in quanto detto e fatto dall’uomo-Dio e dal Dio fattosi uomo. Ci rendiamo chi abbiamo davanti a noi? Non il figlio di un dio minore, ma il Figlio di Dio e il Figlio dell’uomo uniti nella persona di Gesù Cristo.
Gesù è unico sin dal concepimento in quanto è unico nell’essere vero uomo e vero Dio. I suoi nomi sono del tutto speciali. Intanto, il nome proprio: Gesù (31), cioè Dio salva. In Gesù e con Gesù, Dio salva. Il nome di Gesù è programmatico in quanto contiene in sé quello che Gesù è venuto ad essere e a fare.
Sarà grande e Figlio dell’Altissimo (32). La sua statura è quella del Figlio di Dio. Lui condivide la stessa natura di Dio in quanto Figlio non creato. Gesù parla a nome di Dio perché è Dio. Egli agisce in nome di Dio in quanto Dio. Non è un angelo come Gabriele, ma il Figlio di Dio. Non una creatura, ma l’unico Figlio di Dio (35b).
Gli sarà dato il trono di Davide (32). Sarà un re, venuto a governare il suo popolo con giustizia e portando la pace e la riconciliazione. Finalmente, l’atteso Salvatore e l’atteso messia si incarnano nella persona di Gesù.
Gesù è il santo (35b) figlio di Dio. Santo, unico, perfetto, meraviglioso. Questa è la carta d’identità di Gesù, presentata ancora prima che egli nasca. Come reagisci tu all’annuncio del regno di Dio? Quale reazione suscita in te la persona di Gesù Cristo? Rimani impassibile ed insensibile o esulti di gioia in quanto viene il tuo salvatore e Signore?