Proclamare il Regno di Dio – Salmo 93

 
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Predicatore: Gioele Di Bartolomeo

Vogliamo continuare il nostro percorso estivo attraverso il Libro dei Salmi e vogliamo leggere insieme il Salmo 93.

Un'estate per proclamare il Regno di Dio

Stabili, nella sua maestà (1-2)

Sicuri, nella sua potenza (3-4)

Santi, per la sua santità (5)

 

Regno di Dio sull'universo

Sl 96; 97; 99; 46; Is 59:19

Sal 93:1 Il SIGNORE regna; egli s'è rivestito di maestà;

il SIGNORE s'è rivestito, s'è cinto di forza;

il mondo quindi è stabile, e non sarà scosso.

2 Il tuo trono è saldo dai tempi antichi,

tu esisti dall'eternità.

3 I fiumi hanno alzato, o SIGNORE,

i fiumi hanno alzato la loro voce;

i fiumi elevano il loro fragore.

4 Più delle voci delle grandi,

delle potenti acque,

più dei flutti del mare,

il SIGNORE è potente nei luoghi altissimi.

5 I tuoi statuti sono perfettamente stabili;

la santità s'addice alla tua casa,

o SIGNORE, per sempre.

Nelle facoltà di medicina esistono degli esami che sono considerati degli ostacoli tremendi al percorso di laurea. Uno di questi, il più grande, il primo ed il più importante, è l’esame di anatomia (lo studio del corpo umano). Il corpo umano è un’opera d’arte d’imparagonabile bellezza, ma quando deve essere studiata e descritta diventa davvero complessa. Non per la sua difficoltà o per i suoi contenuti, ma perché l’anatomia richiede di essere descritta dettagliatamente. L’esame di anatomia va superato, studiando le parti di un corpo fermo, che devi fotografare con la memoria e raccontare senza poter ancora capire qual è il loro compito ed il loro funzionamento. 

A prima vista, il salmo che abbiamo appena letto ci può sembrare simile ad un esame di anatomia, dove, il SIGNORE ci viene descritto con parole dettagliate ma non spiega come ciò dovrebbe influenzare la vita degli uomini. Il Salmo 93 è un inno alla maestosità, alla grandezza ed alla potenza di Dio. Il salmista con grazia ed eleganza ci descrive il regno del Signore al di sopra di ogni dinamica, al di sopra di ogni mutevolezza. Ma quali sono le conseguenze di tutto questo per le vite degli uomini? Cosa c’entro io e cosa c’entri tu? Grazie all’opera di salvezza di Gesù Cristo, chi ha creduto in Lui è entrato a far parte del regno di Dio, stabile, sicuro e santo. Alla luce questa regalità le parole del Salmista non rimangono una semplice descrizione ma mettono in moto dei fenomeni importanti. Come un cuore ben formato alimenta un corpo intero del sangue necessario alla vita, la maestà di Dio sull’universo influenza totalmente le vite dei cittadini del Suo Regno, i suoi figli. Vogliamo vedere in questo Salmo tre effetti del Regno di Dio sulle nostre vite: Stabili nella sua maestà, Sicuri nella sua potenza, Santi per la sua santità.

Stabili nella sua maestà
Nel versetto 1 il salmista ci dice che il Signore regna. È lui stesso che si è costituito Re e si è rivestito di forza. Il mondo quindi è stabile, non può essere smosso. Il Signore è eterno (v2) e la sua stabilità è da sempre. Dio regna su ogni cosa, tuttavia non ha avuto bisogno che qualcuno lo dichiarasse Re, Dio è stabile ed è Lui stesso che ha costituito il Suo trono e si è costituito Sovrano. Il Signore ha creato l’universo intero ponendosi al di sopra di esso, s’è rivestito di Gloria nella perfezione della sua creazione e nella sua potenza essa è stabile. La maestà di Dio siede su un trono saldo ed immutabile da sempre; perciò, essa non è sottoposta alle dinamiche della fisica, della storia e del tempo. Dio è saldo sul suo trono ed in Cristo siamo stati resi partecipi della sua stabilità. Certo noi siamo uomini e donne sottoposti alle dinamiche della vita. Affrontiamo difficoltà, prove, e sfide ma siamo figli del Dio vivente, Re stabile e potente.

L’apostolo Paolo in Filippesi 4,11-13 mentre scriveva dalla prigione, sottolinea come la sua stabilità non dipendeva dalle situazioni di abbondanza o di povertà ma da colui che lo fortificava, il Signore Gesù Cristo nella presenza dello Spirito Santo. Chi ha creduto in Gesù Cristo vive nella stabilità del Padre. Attraverso la presenza dello Spirito Santo, i figli di Dio sperimentano una stabilità profonda fondata sulla maestà del SIGNORE. I cittadini di Roma trovano pace e stabilità osservando le magnifiche opere d’arte presenti in questa città. Ma, osservando da vicino, vediamo che senza i continui interventi dei restauratori, il Panteon e le grandi Basiliche sarebbero già crollate. Le persone intorno a noi cercano stabilità nello status sociale, ma nessuno status può preservarti dall’affrontare sfide, malattie e sofferenze. Nessun conto in banca, se pur considerabile potrà mai pagare il tuo conto con la morte. L’unica stabilità è quella che si trova in Gesù Cristo, tutto il resto non basta. Se confidiamo in altro verremo presto delusi. Solo Dio è davvero stabile ed in Gesù Cristo, la chiesa è stabile.

Nella maestà di Dio la chiesa è stabile anche quando tutto sembra crollare. Puoi essere stabile nell’insicurezza del tuo lavoro, puoi essere stabile davanti alla malattia, davanti alle sfide della famiglia, della solitudine, della prova e della morte. Dio è stabile e ciò implica che le nostre vite possono essere vissute con un orizzonte di stabilità piena nonostante le sofferenze e le prove. Gesù Cristo ci ha resi stabili nell’opera di salvezza e lo Spirito Santo ci convince di questa verità. In chi cerchi stabilità? Senza Gesù Cristo troverai qualche speranza di pace o qualche momento di sicurezza, ma non troverai mai quella stabilità eterna ed immutabile.

Sicuri nella sua potenza
Nel versetto 3 il Salmista descrive il fragore dei fiumi, più forti delle acque del mare a dimostrazione della potenza del Signore (v4). I fiumi elevano il loro fragore più della forza del mare. La potenza di Dio ribalta il nostro concetto di forza, essa non si muove secondo i principi umani. Dio è al di sopra di essi e nella Sua presenza i piccoli fiumi schiacciano la potenza dei mari. Nella persona di Gesù Cristo la potenza di Dio si è espressa nel provvedere la salvezza per la sua chiesa. Gesù Cristo sulla croce, in quella che poteva sembrare a tutti la fine di una vita, ha mostrato l'apice della potenza di Dio nell'opera di Salvezza. Paolo in 2 Corinzi 12 al versetto 9 ci dice che la potenza di Dio si dimostra in maniera perfetta nella debolezza ed ancora nei capitoli precedenti l’apostolo ci chiama a considerare noi stessi dei vasi di terra perché la potenza appartiene a Dio e non a noi (2 Cor 4,7). La potenza di Dio infrange le regole del mondo, non segue la legge del più forte ma appartiene al Signore e si è manifestata pienamente in Gesù Cristo.

Nella potenza di Dio possiamo stare al sicuro. La sua potenza ha vinto la morte nella resurrezione di Gesù Cristo e dimora nelle vite dei figli di Dio nella presenza dello Spirito Santo. Vivere sicuri nella sua potenza ci permette di vivere le nostre vite e le nostre vocazioni senza paura. Vivere sicuri della sua potenza ci spinge a prodigarci per la vita degli altri. Quando ci sentiamo in pericolo, quando ci sentiamo insicuri, sbarriamo le porte e le finestre delle nostre vite. Diventiamo egoisti e ciechi ai bisogni degli altri per paura di rimanere senza le nostre certezze, ma in Cristo siamo stati resi capaci di aprire le nostre vite nella sicurezza della Sua potenza. Anche in una città grande e piena di rischi come la nostra, i figli di Dio sanno di vivere all’ombra della potenza del Salvatore pronti a prodigarsi per l’avanzamento del Vangelo, per una riforma nelle nostre vite e nella nostra città.  Se non hai conosciuto Cristo non potrai mai conoscere la pace ed il riposo nella sicurezza della sua potenza. Fratelli viviamo le nostre vite con coraggio e sicurezza.

Santi, per la sua santità
Il Salmista conclude nel versetto 5 dicendo che tutti gli statuti, tutto ciò che è stato stabilito da Dio, è perfettamente stabile e la santità si addice alla sua casa per sempre. Ciò che Dio ha prestabilito dall’eternità, i suoi precetti, la sua Legge, sono perfetti ed immutabili. La Sua Parola è l’unica verità e la sola autorità. In essa vediamo che il Signore non ha mai fallito, non ha mai mancato una promessa. Il Signore è Santo è la santità gli appartiene. In Gesù Cristo la chiesa è stata resa santa. La chiesa, la sposa di Cristo, si addice alla santità di Dio. "Siate santi, perché io, il SIGNORE vostro Dio, sono santo” dice il Signore in Levitico 19,2. L’apostolo Paolo in Efesini 5,3-14 chiama la chiesa, i santi, a fuggire l’iniquità, la fornicazione, l’oscenità, la volgarità ed a ricercare il ringraziamento, la verità, le opere fruttuose, la diligenza e la saggezza.

Nel mondo che ci circonda la santità è vista come l’eccezionalità di un uomo o una donna fuori dal comune che ha compiuto opere straordinarie. In Gesù Cristo invece la santità è una chiamata alla quale possiamo rispondere grazie all’unione con Cristo nella presenza dello Spirito Santo in noi. I figli di Dio, la chiesa è il popolo dei santi ed è chiamato e può vivere una vita santa. La santità dei figli di Dio è la luce nelle tenebre, è il sale della terra. Siamo sfidati dalla parola di Dio a vivere come santi in questa città. Siamo sfidati dal salmista a riconsiderare la nostra santa chiamata nelle nostre famiglie, con i nostri vicini, con il rifugiato, con il povero e con l’autorità. Se non hai conosciuto Gesù Cristo, probabilmente sei davvero un bravo uomo o una brava donna, probabilmente fai ed hai fatto cose straordinarie nella tua vita, ma la santità non ti appartiene. Siamo santi perché il Signore è santo e solo attraverso Gesù Cristo possiamo essere chiamati in questo modo. I Santi si addicono alla casa del Santo. Solo pentendoti del tuo peccato, solo se affidi la tua vita nelle mani del Signore e Salvatore Gesù Cristo potrai essere chiamato Santo. I Santi, la chiesa, godrà dell’eternità di gioia alla presenza del Padre, per l’opera del Figlio attraverso lo Spirito Santo.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.