Vita piena o pasticciata? - Pienezza vera o falsa - Colossesi 2,1-15

Ripasso delle puntate precedenti: il linguaggio della pienezza è al centro della lettera ai Colossesi. La preghiera di Paolo è che i credenti siano ripieni di conoscenza (1,9); in Cristo abita tutta la pienezza (1,19); la parola è stata annunciata nella sua totalità (1,25); la gloria di Cristo è ricca (1,27); il fine del servizio è presentare ogni uomo perfetto (1,28). Anche nel nostro testo il linguaggio della pienezza è presente in modo forte ed è riferito alla persona di Gesù Cristo e alla vita che da Cristo dipende. Altre opzioni di vita sono scatole vuote, insomma fregature. La tua vita è piena di Cristo o di cianfrusaglie dannose?

 

1. La pienezza di Cristo
Il nostro testo si apre con la confessione che "Cristo Gesù è il Signore" (6). Se nel primo capitolo si era detto che Cristo è capo del corpo (1,18) cioè la chiesa, in questo capitolo viene riconosciuto come "capo di ogni principato e di ogni potenza" (10). La sua signoria significa primato, autorità, supremazia, "potenza" (12) su ogni altro centro di autorità spirituale, economica, politica, culturale. Non siamo noi i “signori” della nostra vita, ma Cristo. E’ Lui il Signore della tua vita?

 

La pienezza si addice anche alla divinità di Cristo (9). Egli è Signore in quanto pienamente Dio. In Cristo, la pienezza della deità ha preso un corpo. Dio è diventato un uomo: è il miracolo ed il mistero dell'incarnazione. Nella corporeità di Gesù non c'è sottrazione di divinità, ma al contrario espressione della sua pienezza. Credi tu che Gesù è Dio e uomo allo stesso tempo?

 

La pienezza descrive anche l'opera di Cristo (11-14). Gesù Cristo, pienamente Signore e pienamente Dio, ha compiuto qualcosa all'insegna della medesima pienezza. Il testo parla dell'opera di Cristo nei termini di una "circoncisione", di un segno operato da un capostipite che definisce l'identità di chi lo riceve nel senso dell'appartenenza alla stessa comunità di chi lo ha impartito. La circoncisione di Cristo è stata resa possibile grazie all'opera della croce (14) intesa in senso ampio da comprendere la sepoltura (12), la resurrezione dai morti (13), il perdono dei peccati (13), la cancellazione della condanna e della sentenza che la infliggeva (14). Quella di Gesù Cristo è un'opera piena, completa, definitiva che passa attraverso il passaggio obbligato della croce e della resurrezione. Non c’è pienezza che non passa da Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio, che è morto sulla croce ed è risorto dai morti! Se la pienezza non passa da Lui, non è vera pienezza. Conosci tu Gesù Cristo?

 

Come se non bastasse, il nostro testo celebra la festa della pienezza di Cristo (15). Il linguaggio è quello della spoliazione delle potenze avverse, dello spettacolo pubblico che le svergogna, del trionfo grandioso che sancisce la vittoria. Ad un tale Signore, che nel suo corpo ha portato la pienezza della divinità e che ha compiuto un'opera così stupefacente, non può che corrispondere una celebrazione festosa e trionfante. Stai partecipando alla festa della pienezza di Cristo?

 

2. La pienezza cristiana
Se la pienezza descrive Cristo, lo stesso è vero per la vita cristiana donata da Cristo: "voi avete tutto pienamente" (10). Anche per la vita cristiana, la caratteristica più adatta per descriverla è quella della pienezza ricevuta dalla pienezza di Cristo. La pienezza di Cristo è una fonte traboccante che comunica pienezza a chi crede in Lui. C’è una proprietà transitiva tra la pienezza di Cristo e la pienezza della vita cristiana. La tua vita rispecchia questa pienezza?

 

Il cammino che s'intraprende con Lui è descritto in termini di pienezza (6-7). Seguire Cristo comporta slancio e dinamismo, progressione e crescita, avanzamento e movimento. La vita della nostra chiesa è in movimento riflettendo la pienezza di Cristo o è ferma, bloccata, inchiodata al nostro vuoto?

 

C’è di più. Già prima la lettera aveva evocato il tema del ringraziamento (1,12) e lo farà ancora (3,17). Qui lo rinforza nel segno della pienezza (7b). La pienezza contraddistingue anche la gratitudine espressa nei confronti di Dio. La vita cristiana è caratterizzata dall'abbondanza eucaristica e dall'effervescenza del ringraziamento reso a Dio. La vita cristiana è una risposta eucaristica piena alla pienezza di Cristo.

 

Infine, la pienezza della vita cristiana si manifesta nella nuova identità donata (11-13). L'essere associati a Cristo comporta una decostruzione identitaria, lo "spogliamento del corpo della carne" (10) in vista di una ricostruzione su basi nuove: un nuovo cammino, un nuovo senso della gratitudine, un nuovo pensiero. In realtà, si passa da una condizione di morte, di alienazione (la incirconcisione della carne), di condanna ad una condizione di vita e di perdono. La nuova identità è simboleggiata dalla "circoncisione", il tratto distintivo dell'appartenenza al corpo impartita dal capo, cioè Cristo. Essa è evidenziata nel battesimo che manifesta l'associazione alla sepoltura e alla resurrezione di Cristo. La prospettiva di vita aperta dalla pienezza di Cristo è anch'essa piena. Accontentarsi di meno significa oltraggiare la pienezza di Cristo. Non è la nostra pienezza a fare la differenza, ma la pienezza di Cristo donata a noi che può fare la differenza a Roma.

 

3. La schifezza mondana
A Colosse si stava facendo strada anche una proposta di pienezza alternativa. Non la pienezza di Cristo, ma la sedicente pienezza della “filosofia” mondana, delle tradizioni umane. Questa proposta voleva fare "prede", vittime da manipolare e da uccidere; era "vano", vuoto e inutile; era votato al "raggiro", alla fregatura elevata a programma; era fatta di meccanismi di vita malsani; proveniva dal "mondo", il sistema perverso che si ribella al riconoscimento di Cristo. Questo pseudo-pensiero è segno di povertà e di meschinità. E' parassitico e illusorio. Volendo mettere in discussione la pienezza di Cristo, manifesta la sua nullità.

 

Senza Cristo, le nostre vite sono piene di spazzatura, magari colorata e attraente, ma pur sempre spazzatura. Se non è piena di Cristo, la nostra vita è piena di schifezze. Chi invece riconosce in modo gioioso la pienezza di Cristo, pensa "secondo Cristo", pensa in modo pieno e ricco, arioso e profondo, ampio e concreto. La pienezza di Cristo viene travasata nella pienezza di una visione del mondo al cui centro c'è Cristo. I surrogati di questa prospettiva sono tentativi patetici e pericolosi.

 

Ci sono davanti a noi due tipi di pienezza: una vera (quella di Cristo) e una falsa (quella del mondo senza Cristo). Di cosa è piena la tua vita? Oggi è il giorno in cui rispondere alla Parola di Dio e dire: “Signore Gesù Cristo, riconosco che tutto di te è pieno, ricco e glorioso. Voglio vivere la tua pienezza in me e vedere la tua pienezza diventare contagiosa intorno a me: nelle prove, nelle difficoltà, nel servizio, nella vita intera!”. Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.