Nel fare il bilancio della regalità di Saul, cogliamo l’occasione per fare un bilancio della nostra regalità alla luce dell’evangelo. Ci sono tre voci che dobbiamo considerare e che ci aiutano ad avere una visione d’insieme.
Scopri di piùIl regno che Davide aveva costruito andava smantellato prima che potesse servire lo scopo di Dio per la sua vita, quello di essere il re secondo il cuore di Dio, per cui Dio lo stava formando. Dio doveva portare Davide alla fine di sé stesso, cosicché potesse guardare fuori da sé stesso. Era l’unica soluzione! Quando sembrava che la regalità di Davide fosse sull’orlo del precipizio, la fedeltà di Dio alle Sue promesse ci mostra come Davide si trovasse, in verità, sull’orlo della grazia---la grazia di Dio.
Scopri di piùVogliamo essere confortati, incoraggiati, consolati dalla Parola come se fosse una “alexa” qualsiasi, volendo allo stesso tempo continuare a fare quello che vogliamo. Trattiamo la parola come un cioccolatino, un comfort food, una crema emolliente che dia un po’ di sollievo, ma che non metta in discussione i nostri equilibri malsani. Oggi stiamo ascoltando la Parola di Dio non solo per un conforto momentaneo, ma per essere plasmati, corretti e modellati dalla Parola di Dio.
Scopri di piùCos’è successo a Davide? Non è facile vedere i segni della sua stabilità che onora Dio in questi capitoli. Mentre prima era piuttosto chiaro il modo in cui Davide cercava di onorare Dio in mezzo alle sue sfide, ora restiamo confusi dalle sue azioni, cercando di capire se dobbiamo giustificare o giudicare le sue azioni. Cos’è successo? Come Davide, anche noi siamo a rischio di scivolare così velocemente in uno stato di instabilità?
Il pendio scivoloso della regalità instabile
1. Lasci irrisolte le situazioni?
2. Cerchi situazioni facili ed immediate?
3. Cedi al compromesso?
Perché Dio permette che la prova continui? Per farci crescere in giustizia e fedeltà. Come possiamo rispondere alle tappe per maturare nella regalità anche quando sono dure? Vivendole praticando la giustizia e la fedeltà. Avendo pagato le conseguenze del nostro peccato alla croce e alla resurrezione, il Signore Gesù sta formando un popolo regale che non viva in modo scomposto, disordinato, umorale o altalenante, ma in modo giusto e fedele, oggi e sempre.
Scopri di piùIn questo capitolo ci sono 4 personaggi principali: Nabal, Davide, il servitore anonimo e Abigail. Ognuno di loro svolge un ruolo regale. Due di loro lo svolgono in modo pessimo e malato. Due di loro lo svolgono in modo redento e virtuoso. Nell’analizzarli brevemente, impareremo come evitare regalità incompiute, scomposte e carnali e come esercitare regalità guarite, mature e risolute.
Scopri di più“Il re è nudo” è diventato un modo per dire una cosa che tutti vedono ma che pochi vogliono dire pubblicamente perché scomoda, controcorrente. Questo capitolo ci parla di un re letteralmente nudo (e per di più intento a fare i suoi bisogni!) e ci fa vedere la regalità in modo cristiano, cioè sobrio e realista. Vedremo tre qualità della regalità secondo Dio e ci chiederemo se e come queste qualità si riflettono nel nostro modo di essere una comunità regale a Roma.
Scopri di piùCon o senza la pandemia globale, dovremo tutti quanti affrontare situazioni estreme nelle nostre vite, infatti credo che siano necessarie. Però forse senti che non fai altro che passare da una situazione estrema a un’altra. Oggi Dio ha qualcosa da dirti, che non ti ha abbandonato senza i mezzi necessari per navigare in situazioni estreme. In questo prossimo capitolo della nostra storia osserviamo il re Davide trovarsi davanti ad una situazione estrema. Quello che vedremo è che la regalità davanti a situazioni estreme 1) Ricerca la volontà di Dio, 2) Rafforza il popolo di Dio e 3) Si rifugia nella grazia di Dio.
Scopri di piùLa scuola divina è iniziata ancora prima dell’unzione e prosegue per tutta la vita di Davide. Dio continuamente ci forma alla regalità attraverso tappe, prove e verifiche che ci espongono alle situazioni più diverse, talvolta difficili, per far crescere in noi la dipendenza da Lui, la maturità, la fedeltà e la responsabilità.
Scopri di piùSiamo responsabili di essere una comunità regale in situazioni di difficoltà, tensione, conflitti, problemi. Ed è lì che si misura la maturità, la profondità, lo spessore della regalità: non quando tutto va bene, ma quando tutto va male. Questo capitolo è un’illustrazione di quello che Paolo scrisse: “quando sono debole, allora sono forte” (2 Corinzi 12,10). La potenza di Dio si dimostra perfetta nella nostra debolezza.
Scopri di piùCome ragioniamo noi? Quali sono le nostre ambizioni? Dove sono riposti i nostri sogni? Cosa speriamo del futuro? Che cosa sollecita le nostre aspettative? Gionatan aveva resistito la tentazione di sentirsi al centro del mondo e di piegare tutto al servizio delle sue ambizioni personali. Gionatan aveva imparato a scegliere Dio e il suo popolo e ad affidarsi al disegno di Dio per la sua vita e oltre. Faremo noi lo stesso?
Scopri di piùPer riconoscere una malattia non bastano le analisi del sangue, non basta fare una buona risonanza magnetica. Un buon medico è in grado di diagnosticare una malattia quando osserva i suoi segni e Sintomi. Osservare i segni che una persona mostra è la chiave che apre le porte alla comprensione della malattia e può finalmente inserirla in un percorso di cura e spesso di guarigione.
La regalità di Saul era ormai finita in una spirale decadente ed oggi abbiamo davanti a noi i segni drammatici che questo processo ha prodotto. Osservando il testo riusciamo a scorgere i segni di una regalità fuori controllo. Con un cuore tremante e riconoscendo anche noi il rischio di scadere in regalità fallite, vogliamo vedere insieme tre segni che compaiono nelle regalità fuori controllo.
Scopri di piùChi invidia qualcun altro ha sempre il coltello dalla parte del manico. Prima o poi si fa male, molto male. Da qui in avanti abbiamo un lungo racconto di come Saul sia stato corroso dall’invidia per Davide e di come la sua vita sia stata devastata dall’invidia. E’ stato come un cancro che lo ha colpito uccidendolo di gelosia. Una delle malattie della regalità è l’invidia. Sei invidioso di qualcuno? Vivi in perenne competizione con gli altri? Attento: qui c’è un campanello d’allarme per te.
Scopri di piùL’amicizia è una condivisione di vita e di beni. E’ una relazione in cui circolano affetti e solidarietà. Non è una relazione sulla carta o digitale, ma dentro la vita. L’amico per eccellenza, Gesù Cristo, ci ha amato così tanto da dare la sua vita per noi, coprendoci di grazia sopra grazia, riversando abbondantemente su di noi il suo Spirito, arricchendoci di ogni benedizione spirituale.
Scopri di piùLa comunità regale è una chiesa che combatte non contro carne e sangue, non contro le persone, ma contro i principati, le potenze spirituali avverse che si oppongono alla volontà di Dio. (Efesini 6,12). Talvolta il conflitto assume una particolare intensità e ci espone a rischi enormi. Lo scontro con il gigante Golia è una storia che ci parla proprio di quando il conflitto sembra sopraffarci. L’avversario sembra invincibile, la paura è tanta, ci sono anche critiche interne. Come poter affrontare i “golia” della nostra vita? E soprattutto chi potrà affrontarli?
Scopri di piùQuante volte cerchiamo di trovare soluzione al sintomo senza andare alla causa! Anche questa è mancanza di regalità; è voler rimanere alla superficie. Quando le cose non vanno pensiamo di poter sistemare tutto con un bacino, un placebo che allenti il nostro problema. Come Saul ci circondiamo di consiglieri inadatti, di persone pronte ad aiutarci senza però spingerci alla vera fonte del problema. Abbiamo un problema di denaro, cerchiamo forme illegali di guadagno; abbiamo un problema di casa, accettiamo forme in nero di affitto; abbiamo un problema sentimentale, cerchiamo rapporti occasionali; abbiamo un problema di qualche tipo, cerchiamo di metterci su una pezza; abbiamo ferite e mettiamo cerotti per coprire. Proviamo ed abbiamo provato di tutto. Ma, come Saul invece di cercare la presenza del Signore, cerchiamo succedanei. Solo lo Spirito può fare la differenza. Saul avrebbe dovuto ravvedersi del suo peccato e tornare a Dio. È solo in Cristo noi possiamo fare questo. Solo in Cristo possiamo ricevere la salvezza e lo Spirito per esercitare una regalità piena.
Scopri di piùGuardiamo alle apparenze esteriori. Cerchiamo la bella figura e facciamo delle decisioni, specialmente riguardo alle persone, secondo le apparenze esteriori. Siamo così facilmente scossi e influenzati dalle apparenze delle cose. Però Dio guarda al cuore, che significa che Lui sa ogni cosa. Conosce ognuno di noi, sia fuori che dentro. I nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre intenzioni, i nostri desideri, le nostre motivazioni… il Signore li sa tutti. Dio guarda le cose in modo diverso, e chiede al Suo popolo di fare la stessa cosa.
Scopri di piùA Roma, essere una buona comunità regale significa ubbidire in modo integrale alla Parola di Dio, non in modo “my way”. Significa non mascherare il proprio peccato ma chiamarlo per nome e pentirsi. E’ meglio essere accettati da Dio che fare “bella figura” davanti agli uomini. Vuol dire anche assumersi le proprie responsabilità e riconoscere il proprio peccato senza addossare ad altri la colpa. Vogliamo essere una comunità regale così?
Scopri di piùQuando parliamo di re abbiamo in mente una persona con la corona, che siede su un trono, che decide per gli altri e a cui tutti ubbidiscono. Da un lato c’è il re, uno, dall’altra ci sono i sudditi, tanti. Questa immagine di regalità è molto forte. Però non ci aiuta a pensare a come noi possiamo essere una comunità regale, cioè una chiesa che vive l’ordine di Dio in ogni ambito della vita.
Il nostro essere chiesa regale non è limitato a una persona (il pastore, il vescovo) o a un gruppo ristretto di persone (gli anziani, i diaconi). Al contrario, è una chiamata di tutta la chiesa cristiana a vivere in modo guarito e giusto e a farlo in rete. Questo episodio ci parla appunto di una regalità collettiva, di una regalità di popolo, e ci insegna ad esercitare insieme la nostra chiamata ad essere una comunità regale.
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